Spazzatura. Le scosse proseguono e non soltanto in Abruzzo. Al caso Noemi ha fatto seguito il ciclone dell’inchiesta della Procura di Bari sull’imprenditore della sanità Giampaolo Tarantini, sospettato di corruzione, indagato però anche per induzione alla prostituzione. Quest’ultima vicenda riguarda infatti l’accompagnamento di alcune ragazze nelle residenze di Silvio Berlusconi. La teste chiave si chiama Patrizia D’Addario, quarantenne, candidata al consiglio comunale di Bari in una lista civica collegata al centrodestra. La donna, con precedenti da vera e propria “escort” o ragazza immagine che dir si voglia, ha raccontato al quotidiano della Rizzoli e ai giudici di Bari di essere stata pagata per passare una notte col presidente del Consiglio. Tarantini ha spiegato che Berlusconi era all’oscuro del pagamento e si è scusato pubblicamente con lui. Lo stesso Berlusconi ha parlato di attacchi eversivi attraverso i media. Esiste davvero un piano per indebolire il governo? Per di più alla vigilia del G8? E di che parlava Massimo D’Alema quando sosteneva che le scosse provenivano dal mondo del centrodestra? Non è un mistero che la Confindustria sia molto critica in questa fase di difficile congiuntura economica. Ed è stato il famoso Gioacchino Genchi, non certo un berlusconiano, a ipotizzare un ruolo dei servizi segreti in questi scandali sulla vita privata del premier.
Amministrazioni. Cambia il volto di molte amministrazioni locali mentre ancora una volta viene archiviato un referendum, quello sulla nuova legge elettorale. Nonostante le “scosse”, c’è stata una buona affermazione del centrodestra che ha adesso 34 presidenti di Provincia, comprese Milano e Venezia, contro i 28 del centrosinistra, che ne ha persi ben 22 rispetto al 2004. In alcuni Comuni ci sono state piccole rivoluzioni, come a Prato o a Cremona. Ma è anche vero che il Pd non è crollato, soprattutto quando si è alleato al centro con l’Udc. Ed ha tenuto a Bari e a Padova, per citare due casi, dove è stata premiata la precedente esperienza del sindaco uscente.
Violenza. Una donna viene uccisa dal compagno davanti all’asilo milanese dove sta portando il figlio di due anni. Morte terribile a colpi di coltello che improvvisamente l’uomo estrae, al termine di una discussione. L’uomo viene poi bloccato dai carabinieri mentre tenta di fuggire salendo su un autobus. Le scene in televisione sono spaventose e cruente. Che cosa avranno pensato bambini e madri? E che ne sarà di quel figlio, che crescerà senza mamma? Nonostante la necessaria legge sullo stalking, capita anche questo.
Cosa fa VITA?
Da 30 anni VITA è la testata di riferimento dell’innovazione sociale, dell’attivismo civico e del Terzo settore. Siamo un’impresa sociale senza scopo di lucro: raccontiamo storie, promuoviamo campagne, interpelliamo le imprese, la politica e le istituzioni per promuovere i valori dell’interesse generale e del bene comune. Se riusciamo a farlo è grazie a chi decide di sostenerci.