Non profit

Silicon Valley: la nuova #IceBucketChallenge parte da qui

Lanciata dall’e-commerce sociale di vestiti, il cui ricavato viene devoluto agli istituti scolastici del paese, la campagna #passabag è stata adottata dai alcuni dei principali gotha della Silicon Valley, tra cui la COO di Facebook e il CEO di LinkedIn, diventando il nuovo caso del fundraising made in USA

di Ottavia Spaggiari

La campagna di fundraising che potrebbe diventare il nuovo tormentone 2015, parte dai gotha della Silicon Valley. Questa volta però non ci sono secchi d’acqua ghiacciata di mezzo, ma abiti da donna e da bambini. Si chiama #passabag ed è stata lanciata da Schoola, l’e-commerce sociale di vestiti, il cui ricavato viene devoluto agli istituti scolastici del paese, perché, come spiega la creatrice della piattaforma, Stacey Boyd, l’80% delle scuole nel paese, ha subito dei tagli.

“La maggior parte degli istituti hanno dovuto rinunciare alle materie legate all’arte e alla musica e ai servizi extracurricolari,” spiega Boyd. “Questi corsi rappresentano delle opportunità di crescita fondamentali, soprattutto per quegli studenti che non vanno bene nelle materie tradizionali e non avrebbero la possibilità di frequentare questi corsi, fuori da scuola.”

#passabag nasce proprio per potenziare l’offerta di Schoola. Per partecipare basta impacchettare vestiti da donna e da bambino, nuovi, oppure usati in buone condizioni e spedirlo all’organizzazione, perchè vengano messi in vendita sul sito, e poi nominare sui social, altre persone, chiedendo di fare lo stesso. La campagna è stata lanciata la scorsa settimana coinvolgendo 5 scuole di San Francisco, ma ha subìto un’accelerazione improvvisa, quando Stacey Boyd ha nominato, Sheryl Sandberg, COO di Facebook, Jeff Weiner di LinkedIn e la fondatrice dell’Agenzia, Creative Artists, Michelle Kydd Lee .

Sandberg, particolarmente sensibile al tema dell’educazione, soprattutto femminile, (è anche fondatrice dell’organizzazione Lean In e autrice dell’omonimo libro, Facciamoci Avanti, che invita le donne a ricoprire ruoli più centrali sul lavoro e nella comunità), ha subito accettato la sfida, nominando a sua volta, altri dirigenti delle principali aziende high-tech americane, tra cui anche la responsabile delle risorse umane di Facebook, Lori Goler. Da lì, la voce ha continuato a spargersi.

Da 5 istituti, si è passati in pochi giorni a 7,400 scuole e, secondo Boyd, ieri è stato uno dei giorni in cui Schoola ha ricevuto più donazioni di vestiti, mentre le visite al sito sono aumentate del 142%. Vedremo se diventerà la nuova Ice Bucket Challenge.

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