Mondo

Silicon Valley è ancora il paradiso della tecnologia

La ventilata crisi della valle californiana dell'alta tecnologia è in realtà solo uno spostamento di interessi da computer e telecomunicazioni verso il settore biomedico

di Giulio Leben

“Nessun allarme per la Silicon Valley. Il leggero calo di occupazione è infatti avvenuto solo in alcuni settori che fino ad oggi erano trainanti come l’informatica, ma proprio la grande rapidità delle società che operano nella zona ad adattarsi alle richieste del mercano stanno per far esplodere un boom dei prodotti ad alta tecnologia per il settore biomedico” è quanto afferma la rivista Newton, ripercorrendo la ricerca ‘2004 Silicon Valley Index’, una pubblicazione con dati e indicatori che misurano la vitalità economica della valle, presentato pochi giorni fa. La pubblicazione è prodotta da Joint Venture: Silicon Valley Network, un’organizzazione non-profit sostenuta da imprenditori, governi locali, associazioni professionali, sindacati e fondazioni, con il compito di sostenere un’economia innovativa e nello stesso tempo migliorare la qualità della vita e proteggere l’ambiente. Proprio il tentativo di analizzare la SiliconValley non solo dal punto di vista strettamente economico, ma nella sua globalità costituisce uno dei pregi del rapporto. Il rapporto evidenzia la ristrutturazione economica in corso e delinea il futuro che sta prendendo forma. Tra i dati salienti: – Nel periodo 2002-2003 c’è stata una riduzione di circa il 5% dei posti di lavoro, rispetto alla perdita del 10% nel periodo 2002-2003. – Tra i settori che hanno incrementato i posti di lavoro si segnala il settore biomedico. – Il valore aggiunto per impiegato è cresciuto del 4.4% nel corso di un anno. – Il numero di diplomi conferiti da community colleges è cresciuto del 50% rispetto al 1998, con una crescita del 60% nel solo ultimo anno per il settore ‘salute’. – Gli investimenti in capitale di rischio (venture capital) sono diminuiti per il terzo anno consecutivo, spostandosi verso il settore biomedico, in particolare apparecchiature medicali e biotecnologie. La reattività della Silicon Valley è molto alta. A pochi giorni dalla presentazione del rapporto, i dati del quarto trimestre 2003 segnalano già un’inversione di tendenza con una crescita del 22% rispetto al trimestre precedente degli investimenti di venture capital (da 1.36 a 1.66 milioni di dollari). La Silicon Valley assorbe da sola il 37% del totale del venture capital investito negli Stati Uniti. Il rapporto completo è disponibile all’indirizzo: http://www.jointventure.org/2004index/index.html


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