Welfare

Signori, vi presento i nuovi poveri

Sono otto le categorie di persone finite sotto la soglia della miseria negli Stati Uniti dall'inizio della crisi. Tra loro bambini, anziani, disabili, immigrati ma anche lavoratori a basso salario, che ormai rappresentano il 58 per cento del totale. E da noi?

di Gabriella Meroni

Quando la crisi morde, quali categorie di persone hanno le maggiori probabilità di diventare povere? A questa domanda hanno cercato di dare risposta negli Stati Uniti, dove il sito alternet.org ha pubblicato un interessante articolo che raggruppa in otto categorie le persone più vulnerabili. Eccole.
1) I bambini: un bambino su 5 negli USA vive in povertà, una percentuale che sale al 50 tra gli afroamericani. La maggior parte di chi riceve aiuti alimentari è rappresentato da famiglie con bambini piccoli. Secondo l'Onu, gli Stati Uniti sono al 27esimo posto tra i 30 paesi più sviluppati del mondo quanto a benessere dell'infanzia. Una posizione da non invidiare.
2) Gli studenti: secondo il New York Times negli ultimi 12 anni i disoccupati tra i 26 e i 34 anni sono raddoppiati, menter sono stati tagliati 17 miliardi di dollari dal budget per l'istruzione superiore. In media, ogni studente universitario ha sulle spalle un debito di 26mila dollari, che spesso non sa come ripagare.
3) Gli anziani: tre quarti dei pensionati nel 2010 si sono ritirati con una liquidazione inferiore ai 30mila dollari. Gli anziani poveri nella fascia di età tra i 75 e gli 84 anni sono raddoppiati dal 2005 al 2009.
4) I lavoratori "al minimo": i lavoratori oggi hanno il 30 per cento di potere d'acquisto in meno rispetto al 1968, fatti i dovuti aggiornamenti. Se il salario minimo avesse fatto veramente i conti con l'inflazione, oggi sarebbe pari a 16 dollari l'ora, mentre in effetti è poco più di 7. Facile capire quindi come anche chi ha un impiego oggi sia povero. Nel 2008 i posti di lavoro "al minimo" erano il 21 per cento del totale, oggi sono il 58 per cento.
5) Malati e disabili: i problemi che riguardano il sistema sanitario americano sono noti. Per ottenere cure d'eccellenza bisogna avere un'assicurazione sanitaria o pagare. Inoltre, dal 1999 al 2010 la percentuale di suicidi nella fascia d'età 35-64 anni è aumentata del 30 per cento.
6) Donne: guadagnano in media il 20 per cento in meno dei lavoratori pari grado uomini. Un dato che parla da solo. Non basta: anche al momento della pensione si scopre che gli assegni delle lavoratrici sono inferiori di ben il 38 per cento in media rispetto a quelli percepiti dai lavoratori maschi.
7) Minoranze: il divario economico tra neri e bianchi negli USA è impressionante. Secondo l'Economic Policy Institute la ricchezza media di una famiglia nera è pari a 2000 dollari, quella di una famiglia bianca arriva a 97mila. Le riserve finanziarie sono rispettivamente di 200 e 36mila dollari. Dall'inizio della crisi la ricchezza delle famiglie nere è crollata del 30 per cento contro l'11 per cento dei bianchi.
8) Homeless: sembra che negli USA sia in atto una vera e propria guerra contro di loro a colpi di oridinanze che vietano di dr loro da mangiare e proibiscono di dormire per strada. Eppure è stato calcolato che se i 400 uomini più ricchi d'America pagassero una tassa del 5 per cento sui loro patrimoni, il ricavato basterebbe a fornire un salario minimo a tutti i senza casa del paese.

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