Famiglia

Signori candidati, ecco cosa chiedono i bambini

Una piattaforma che impegna i politici

di Redazione

Cari candidati,
se sarete eletti non dimenticatevi dei bambini: l?appello arriva da Telefono Azzurro, che in occasione del voto del 16 aprile ha messo nero su bianco una serie di richieste ai candidati alla presidenza delle Regioni. «In questi tredici anni di vita», si legge nell?appello, «ci siamo occupati di sollecitare le istituzioni perché riconoscessero pienamente i diritti previsti dalla Convenzione Onu. Tanto è stato fatto, ma molto resta da fare. I passi che si sono fatti a livello nazionale non possono essere minimamente sufficienti senza un adeguato e incisivo impegno locale, soprattutto se si considera che sono proprio le Regioni le istituzioni delegate a svolgere la politica di intervento, programmazione e spesa per l?infanzia e l?adolescenza».I futuri presidenti sono dunque chiamati all?impegno di investire risorse nella valorizzazione dei servizi socio-sanitari specializzati, nella formazione per creare standard condivisi e interdisciplinarietà degli interventi; nelle attività di ricerca, studio e approfondimento per delineare a livello regionale un quadro preciso del disagio dell?infanzia e dell?adolescenza. Concretamente, significa anche un piano complessivo per l?infanzia e l?adolescenza che valorizzi le realtà già operanti sul territorio e affronti in modo nuovo le politiche già elaborate a livello nazionale. Due le proposte specifiche: promuovere un albo dei consulenti e ausiliari dell?autorità giudiziaria appositamente formati per operare con il mondo giuridico; e istituire un Garante per l?infanzia e l?adolescenza, in grado di svolgere un efficace intervento di coordinamento, promozione e controllo.

Hanno finora sottoscritto: Cacciari e Galan (Veneto), Turco e Ghigo (Piemonte), Formigoni (Lombardia), Canè (Emilia), Martini (Toscana), D?Ambrosio (Marche), Lorenzetti (Umbria), Mori (Liguria), Pace (Abruzzo), Di Stasi (Molise),Badaloni e Storace (Lazio), Rastrelli (Campania), Sinisi (Puglia), Chiaravallotti e Fava (Calabria).

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