Politica

Siglato il protocollo della cooperazione

Lotta al lavoro nero e alle cooperative spurie

di Redazione

Siglato oggi dal mondo della cooperazione il protocollo del settore, ”figlio”, come l’ha definito il ministro del Lavoro Cesare Damiano, di quello del 23 luglio. Il documento, frutto della collaborazione con il ministero dello Sviluppo economico, e’ stato firmato da Agci, Confcooperative, Legacoop, Cgil, Cisl e Uil nell’ottica della lotta al lavoro nero e di contrasto alle cosiddette ”cooperative spurie”, quelle cioe’ che offrono ribassi e quindi contratti molto piu’ bassi (si parla del 30% in meno) costituendo un fattore di distorsione del mercato. ”Il protocollo della cooperazione -ha spiegato il ministro- segue la rotta individuata dal governo che consiste nel lottare contro il lavoro nero, il precariato, il dumping sociale e la contrattazione priata. Ovvero quell’area di illegalita’ che si annida nel mondo del lavoro producendo una distorsione nella competitivita’ tra imprese”. Tra i provvedimenti che figurano nel protocollo riveste particolare importanza quella che impone l’istituto della revisione della societa’ cooperative necessaria per l’aggiudicazione degli appalti pubblici. In Italia infatti ci sono 75mila cooperative: la meta’ sono associate e in esse il controllo viene realizzato dalle ‘centrali’ a cui aderiscono. L’altra meta’ deve essere verificata e, come ha spiegato il sottosegretario allo Sviluppo economico, Marco Stradiotto, ”con i fondi che ci sono stati assegnati” pari a circa 9 milioni di euro ”stiamo facendo questo lavoro con effetti positivi per l’intero sistema cooperativo”. Sempre per monitorare l’attivita’ delle cooperative sono istituiti presso le Direzioni provinciali del lavoro degli ‘Osservatori’ permanenti, cui e’ affidata una attivita’ estesa anche alle Direzioni regionali del Lavoro.

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