Famiglia
Sicurezza stradale: pochi i giovani con patentino ciclomotori
La denuncia arriva dall'Asaps, associazione sostenitori della polizia stradale
L’Asaps, l’Associazione sostenitori della polizia stradale, e’ favorevole alla proroga del termine dell’ 1 luglio per l’entrata in vigore dell’obbligo del patentino per i minorenni. ”Poiche’ si ritiene – afferma in una nota il presidente dell’ Asaps, Giordano Biserni – che alla fine di giugno non piu’ di 600-700.000 ragazzi possano, nella migliore delle ipotesi, averlo conseguito, non e’ pensabile che altre centinaia di migliaia di ragazzi ciclomotoristi, trovatisi nell’ impossibilita’, non per colpa loro, di frequentare gli appositi corsi gratuiti nelle scuole per la mancanza di adeguati finanziamenti, si trovino al margine della legalita’ e rischino una pesantissima sanzione da 516 euro, un vero e insopportabile balzello per le famiglie”. ”L’entrata in vigore del giustissimo e condivisibile provvedimento, di fronte ad una massa di circa un milione di altri possibili ragazzi aspiranti al conseguimento del certificato per ciclomotoristi, rischia di mettere in moto – secondo l’Asaps – un meccanismo pericoloso che porterebbe molti giovani al varco della sottile linea della legalita’. Si pensi a quello che succederebbe in molte realta’ dove ancora oggi non si riesce a far superare la soglia del 60% fra quanti portano abitualmente il casco. Si innescherebbe un ulteriore elemento di ‘giustificazione’ della illegalita’ con grave messa in imbarazzo delle forze di polizia e incremento delle fughe all’alt. Ancora una volta un provvedimento giusto, come quello del patentino, reso impraticabile, rischia di far mischia con altri provvedimenti simili, dai quali nasce e si sviluppa il modello delle ‘intransigenze permissive’ praticato frequentemente nel nostro Paese, col quale si finira’ per minare poi la credibilita’ della norma”. ”Sarebbe piuttosto interessante sapere – conclude Biserni – quanto di quel 7,5% delle sanzioni delle polizie statali e’ realmente stato versato al mondo della scuola per l’ organizzazione dei corsi”
17 centesimi al giorno sono troppi?
Poco più di un euro a settimana, un caffè al bar o forse meno. 60 euro l’anno per tutti i contenuti di VITA, gli articoli online senza pubblicità, i magazine, le newsletter, i podcast, le infografiche e i libri digitali. Ma soprattutto per aiutarci a raccontare il sociale con sempre maggiore forza e incisività.