Volontariato

Sicurezza stradale: legge d’iniziativa popolare

Lo scopo è quello di rendere piu' dure le pene a chi, con il suo comportamento sulle strade, crea un reale pericolo alla propria vita e a quella degli altri

di Carmen Morrone

E’ questo l’obiettivo della proposta di legge di iniziativa popolare che sabato 18 marzo sara’ presentata ufficialmente nel Salone de’ Dugento a Palazzo Vecchio a Firenze. Oggi la proposta e’ stata illustrata in anteprima da Graziano Cioni, assessore alla sicurezza e alla vivibilita’ urbana, dal comandante della Polizia Municipale Alessandro Bartolini, da Valentina Borgogni e Sergio Cianti rispettivamente presidenti dell’Associazione Gabriele Borgogni e dell’Associazione familiari delle vittime della strada, dagli avvocati che materialmente hanno elaborato il testo Pasquale De Luca e Fabrizio De Sanctis. Era presente anche l’avvocato Federico Bianchi membro dell’Associazione familiari vittime della strada. Gli incidenti stradali sono ormai una vera emergenza. Ogni anno in Italia perdono la vita 6mila persone a causa di sinistri sulle strade. Anche a Firenze i dati sono drammatici: nel 2005 sono avvenuti 5.600 incidenti di cui 4.460 con lesioni alle persone e 34 mortali per un totale di 35 persone decedute. Approfondendo l’analisi, emerge che negli ultimi anni si e’ consolidata la tendenza alla riduzione degli incidenti in termini di numero assoluto ma all’aumento della loro gravita’ anche perche’ sono coinvolti sempre piu’ veicoli a due ruote e pedoni. L’Amministrazione comunale di Firenze da tempo e’ impegnata su questo fronte con azioni e progetti che riguardano gli interventi infrastrutturali, l’aumento dei controlli, l’informazione e la formazione degli utenti della strada e ovviamente, quando serve, la repressione. Ma, visti i numeri, diventa importante anche agire su un altro fronte, quello dell’inasprimento delle pene e delle sanzioni per chi viola le regole. Questa proposta di legge ha proprio l’obiettivo introdurre un sistema sanzionatorio piu’ efficace di quello attuale. In concreto si tratta di predisporre un’adeguata tutela penale alla sicurezza della circolazione stradale, individuando una serie di comportamenti che, per la loro obiettiva gravita’, creano un pericolo per la sicurezza sulle strade.


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