Cultura

Sicurezza: Caritas, più ascolto da parte delle istituzioni

Lo ha detto mons. Vincenzo Nozza, direttore della Caritas italiana

di Redazione

”Il Parlamento farebbe bene a condividere impegni che garantiscano la legalita’ e la sicurezza”. Lo afferma, a proposito dell’iter del pacchetto-sicurezza, mons. Vincenzo Nozza, direttore della Caritas italiana, interpellato dall’Asca a margine di un convegno a Treviso.
”E’ necessaria la condivisione tra le forze politiche delle azioni che vanno a snidare realta’ che non sono il bene di nessuno – spiega Nozza – ma non si puo’ far consistere la legalita’ e la sicurezza solo in alcune norme che vanno a considerare i comportamenti errati. Bisogna considerare, invece, l’insieme del disagio. Se non garantiamo un minimo di solidarieta’, di riferimenti in termini di servizio all’interno del territorio, come possiamo farci meraviglia – s’0interroga il direttore della Caritas – di comportamenti che non possono essere assolutamente accettabili’? Creando opportunita’, avremo comportamenti diversi”.
Quanto alla problematica dei rom, Nozza aggiunge che ”i territori lasciati allo stato brado, saranno sempre territori sicuri”. Ma attenzione – raccomanda il responsabile della Caritas italiana – a ”non colpire solo i terminali della criminalita’; bisogna invece incidere anzitutto su chi tira le fila di queste organizzazioni”. Per Nozza si tratta di fenomeni che vanno governati a livello europeo, da qui l’importanza del vertice tra Prodi e Barroso. ”Se ci sono comportamenti diversi tra Stato e Stato, e’ ovvio che l’immigrato finisce dove trova la vita piu’ facile o, comunque, piu’ opportunita’ d’inserimento”. Nozza non nasconde poi ”forti perplessita”’ sulle polemiche riguardanti l’immigrazione romena. ”Nel passato non avevamo un po’ tutti invocato che l’immigrazione venisse piu’ dall’Est Europa che dal Sud del mondo’? I numeri dicono di un milione e 800 mila immigrati cristiani in Italia e di un milione e 200 mila musulmani. E l’immigrazione dai Paesi dell’Est e’ in aumento; si tratta di persone che ci sono vicine per cultura, linguaggio, stili di vita. Quindi, di che cosa ci lamentiamo’? Certo, resta comunque necessaria un’azione di controllo”.

(da agenzia asca)

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