Diritto all'istruzione

Edifici scolastici, in tre mesi 28 episodi pericolosi

Preoccupano i dati di Cittadinanzattiva per la Giornata nazionale della sicurezza nelle scuole. Poca la prevenzione per il rischio alluvioni. L’associazione lamenta l’indifferenza del Ministero all’iniziativa. Inviati a 16mila scuole smartbox e podcast

di Nicola Varcasia

Sono 28 tra i crolli veri e proprio o gli episodi di insicurezza scolastica da settembre ad oggi. Sommati ai 61 già registrati fra settembre 2022 e agosto 2023, si arriva a 89. Fatti critici che si innestano nello scenario che vede quattro scuole su dieci in Italia in zona a media ed elevata sismicità (rispettivamente 14.467 e 2.876 edifici scolastici) e una su cinque (ossia 8.600 sul totale dei 40.133) in zona a rischio idrogeologico e idraulico.

Kit sicurezza

Per continuare a sensibilizzare su questi temi si è svolta la 21^ Giornata nazionale della sicurezza nelle scuole, promossa da Cittadinanzattiva che ha inviato a circa 16mila scuole alcuni materiali alcuni materiali: Smartbox (sulla sicurezza a scuola, sul rischio sismico e alluvione e sul piano comunale per la gestione delle emergenze a scuola) e di tre podcast dedicati ai temi del rischio sismico, dell’alluvione e del cambiamento climatico. 

Più formazione

L’analisi di Cittadinanzattiva, che lamenta la completa indifferenza del Ministero dell’istruzione a questa giornata (che rientra nella campagna Impararesicuri che si svolge in collaborazione con lo stesso Ministero dell’istruzione e il Dipartimento della Protezione civile), arriva dalle parole molto chiare di Adriana Bizzarri, responsabile scuola dell’associazione: «Le nostre scuole hanno gravi problemi di manutenzione, oltre al fatto di essere ospitate in vecchi edifici spesso risalenti, a prima del 1976. Per questo è essenziale garantire indagini ed interventi tempestivi su soffitti, solai e controsoffitti oltre che una manutenzione ordinaria degli edifici.

La mappa


Gli interventi del Pnrr sono importanti ma insufficienti. È necessario garantire una programmazione triennale degli interventi di ristrutturazione e messa in sicurezza. Parallelamente molto di più dovrebbe esser fatto sul fronte della cultura della prevenzione e della formazione e informazione, della popolazione studentesca, dei docenti delle famiglie, sui rischi naturali e non del nostro territorio».

Prevenzione alluvioni

In proposito, ha specificato Bizzarri, se la gran parte delle scuole organizza le prove di emergenza legate al rischio sismico ed incendio, ben poche sono quelle che le effettuano sul rischio alluvione: «Andrebbe prevista una norma ad hoc che renda obbligatoria nelle scuole le prove di emergenza legate al rischio alluvione, molto più diffuso dell’incendio».

Rischio sismico

Venendo ai numeri, sono 11 le regioni che hanno comuni in zona 1 (ad elevata sismicità) ma tutte le regioni, ad eccezione della Sardegna, hanno comuni e scuole in zona 2. Sono 4milioni e 300mila i bambini e i ragazzi che risiedono in comuni classificati in queste due zone. Se si confrontano tali dati con il numero di edifici scolastici migliorati o adeguati sismicamente o costruiti secondo la normativa sismica, il quadro non può che preoccupare.

Rischio idrogelogico

Per quanto riguarda il rischio idrogeologico, ancora troppo sottovalutato nel nostro Paese nonostante il ripetersi di fenomeni di notevole intensità e con gravi conseguenze in termini di vite umane e di danni economici-ambientali, il dato nazionale attesta che il 21,4% dei 40.133 edifici scolastici, ossia oltre 8.600 scuole (di cui 1944 in Emilia romagna, 1745 in Toscana, 1163 in Lombardia, 1136 in Veneto), frequentate da circa 1.550.000 studenti, sono situate in aree a pericolosità idraulica; di questi, il 3,1% (1.420 scuole) si trova in aree a pericolosità/probabilità elevata, il 6,2% (2.854) in zone a pericolosità/probabilità media e il 9,6% (4.372) in situazione di pericolosità/probabilità bassa. Sono dati allarmanti, spiegano da Cittadinanzaattiva, che devono dar luogo ad interventi mirati preventivi ad opera delle Istituzioni preposte e all’adozione di procedure e comportamenti adeguati sia nelle scuole che tra i cittadini.

Foto in apertura, la Giornata nazionale della sicurezza nelle scuole, dall’ufficio stampa di Cittadinanzattiva

Nessuno ti regala niente, noi sì

Hai letto questo articolo liberamente, senza essere bloccato dopo le prime righe. Ti è piaciuto? L’hai trovato interessante e utile? Gli articoli online di VITA sono in larga parte accessibili gratuitamente. Ci teniamo sia così per sempre, perché l’informazione è un diritto di tutti. E possiamo farlo grazie al supporto di chi si abbona.