Cultura

Si sciopera a Porto Marghera

I Sindacati sul piede di guerra. Oggi l'incontro con il Ministro Bersani

di Redazione

Sciopero di otto ore per gli impianti e di quattro per i giornalieri. E’ iniziato oggi il percorso progressivo che, nelle intenzioni di Filcem Cgil, Fenca Cisl e Uilcem dovrebbe portare alla fermata di tutti gli impianti del Petrolchimico di Marghera. Gli operai stanno volantinando sulle strade nella zona della rotonda che porta alla Romea e alla tangenziale. Per ora, solo rallentamenti del traffico, ma non e’ escluso che in giornata la situazione si faccia piu’ difficile. Per stasera e’ previsto un incontro con il ministro per lo Sviluppo economico Pierluigi Bersani, dopo il suo intervento alla festa della Margherita a Caorle: all’aeroporto Marco Polo incontrera’ il sindaco di Venezia Massimo Cacciari, il presidente della provincia Davide Zoggia, un rappresentante della Regione (le tre amministrazioni hanno firmato un documento congiunto) e i vertici provinciali di Filcem Cgil, Fenca Cisl e Uilcem che, a loro volta, hanno presentato un progetto industriale. “La notizia clamorosa di oggi – spiega Franco Baldan di Filcem Cgil – e’ che proprio oggi Dow Chemical, che ha deciso la chiusura dell’impianto TDI di Marghera, ne inaugura uno a Taragona vicino a un parco giochi: non credo proprio che gli spagnoli non pensino alla loro salute e alla loro sicurezza. Nel nostro progetto industriale chiediamo che l’impianto TDI venga riaperto: se la multinazionale americana non vuol farlo, lo metta in vendita e gli acquirenti ci sono. Inoltre, servono le autorizzazioni ferme al ministero dell’Ambiente. Non c’e’ nessuna ostilita’ da parte dei sindacati verso le istituzioni: ognuno faccia la parte che gli compete”.

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