Mondo

Si rischia un “Hitler iracheno”

Se i cittadini dell'Iraq continueranno a sentirsi umiliati si rischia la nascita di un ''Hitler iracheno''. Lo ha dichiarato il presidente iracheno Ghazi Yawar

di Paolo Manzo

Se i cittadini dell’Iraq continueranno a sentirsi umiliati si rischia la nascita di un ”Hitler iracheno”. Lo ha dichiarato il presidente iracheno Ghazi Yawar, in un’intervista pubblicata oggi dal quotidiano arabo stampato a Londra Asharq al-Awsat, in occasione del primo anniversario dell’arresto del deposto dittatore Saddam Hussein. I problemi della sicurezza e i ritardi nella ricostruzione, ”potrebbero a lungo termine creare una situazione in cui potrebbe emergere un Hitler iracheno, come quello nato dalla sconfitta della Germania e dall’umiliazione dei tedeschi al termine della Prima guerra mondiale”, ha detto Yawar. In’unaltra intervista, concessa alla Bbc, il presidente iracheno ha affermato che Stati Uniti e Gran Bretagna commisero un grave errore smantellando l’esercito iracheno. Con un tratto di penna, ha detto, molte persone pulite sono state cacciate dalle forze di sicurezza assieme ai cattivi. Si è creato così un vuoto, che ora è difficile da colmare. Yawar si è detto tuttavia certo che le elezioni in Iraq si svolgeranno alla data prevista e ha aggiunto di ritenere che le forze irachene sapranno avere l’efficacia necessaria per permettere ai soldati americani e britannici d’iniziare a lasciare il Paese entro un anno. Dopo aver ammesso che senza un aiuto esterno gli iracheni non avrebbero potuto rovesciare Saddam, il presidente iracheno ad interim ha accusato Iran e Siria di lasciare che combattenti attraversino le loro frontiere per raggiungere gli insorti. Tali azioni pongono una minaccia elle elezioni del 30 gennaio. Parlando col quotidiano Ashraq al Awsat, Yawar ha esortato i paesi vicini a rompere il loro ”silenzio negativo” sugli attacchi in Iraq e ad aiutare alla stabilizzazione del Paese. ”Quando nella casa di un vicino scoppia un incendio bisogna agire in fretta per spegnerlo, non solo per il bene del vicino ma anche per il proprio”, ha commentato.


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