Post agrodolce del venerdì pomeriggio. Ho appena messo on line un albo di buone pratiche (è pubblicità, lo so, ma è tutto grat
is). Nelle scorse settimane mi sono letto quasi tutte le esperienze della comunità della cura. E’ un pullulare di progetti di imprenditorialità sociale, peraltro sempre più aperti a scambi con altre istituzioni economiche e sociali. E se si mette il naso fuori dall’Italia le risorse non mancano. Semplificando si potrebbe sostenere la rivincità del dato esperienziale su quello statistico / aggregato dopo anni di censimenti, indagini campionarie, monitoraggi, ecc. Ma le care vecchie statistiche non vanno buttate a mare. Anzi. Mi dicono che sul prossimo censimento Istat del nonprofit si stiano addensando nubi nere. Anche per questo bisognerebbe protestare, non solo per il 5 per mille. Se si scompare dalle statistiche si sparisce anche dalle politiche. E dopo tutto lo sforzo fatto in questi anni sul fronte della visibilità non mi sembra proprio il caso.
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