Sul federalismo demaniale qualcosa si muove. Oggi vagando nel sito del Forum alla ricerca della loro nuova ricerca sulle reti del terzo settore mi sono imbattutto in queste note sul federalismo demaniale. Testo tecnico che entra nel merito della recente normativa di devoluzione dei beni demaniali dallo Stato agli enti locali. Va molto bene che il terzo settore entri in una partita così importante, anche se, rimanendo in metafora, per ora se ne sta a bordo campo. Il documento infatti si sofferma quasi esclusivamente su dettagli applicativi – importanti fin che si vuole ma tali – e sul rischio che l’operazione federalista (l’unica realizzata finora) si risolva in una svendita di asset di interesse collettivo. Tutto vero, per carità, ma nel documento manca una parte propositiva, più politica, più da Forum insomma. Non c’è scritto infatti da nessuna parte che il terzo settore si candida (o potrebbe essere candidato) a gestire una parte di questi beni, in quanto depositario di una funzione pubblica pari pari a quella degli enti locali. Pur non essendoci nel decreto attuativo riferimenti espliciti a queste organizzazioni gli appligli normativi non mancano, ad iniziare dalla sussidiarietà che viene indicata, una volta tanto a proposito, come principio guida dell’operazione. Forse una gestione, anche di tipo misto pubblica / terzo settore, di questi beni potrebbe essere un antidoto al rischio che federalismo demaniale da devoluzione si trasformi in dismissione.
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