Non profit
Si insedia il cda della fondazione Varesotto
Nelle prossime settimane saranno resi noti i nuovi bandi
di Redazione
Nei giorni scorsi si sono ufficialmente insediati i nuovi organi sociali della Fondazione Comunitaria del Varesotto che resteranno in carica per il quinquennio 2007/2011. Il nuovo consiglio è composto da Luca Galli, Carlo Polesello, Giancarlo Bettinelli, Marco Reguzzoni, Giorgio De Wolf , Bruno Specchiarelli, Giuseppe Redaelli, Riccardo Broggini, Maurizio Ampollini, Marzia Miglierina, Daniele Pietro Giudici.
Il collegio dei revisori è formato da: Laura Antonimi, Luisa Marzoli, Marco Porrini, membri effettivi; Giorgio Marrone, Giovanni Golemme, membri supplenti.
Successivamente, in conformità delle procedure previste dallo statuto, sono stati nominati alla carica di presidente Luca Galli e a quella di vice presidente Marco Reguzzoni.
L?organo amministrativo ha dato subito inizio alla propria attività con l?approvazione dei Bandi validi per il corrente anno e che saranno resi pubblici nelle prossime settimane. Viene in tal modo assicurata la continuità degli interventi della Fondazione che, come in passato, daranno una grossa mano nella realizzazione dei loro progetti a diversi enti ed associazioni della provincia operanti in campo sociale, in quello assistenziale ed in quello della ricerca scientifica.
Durante i suoi primi cinque anni di vita la Fondazione ha dato seguito alle sue attività così come sono previste e che riguardano sia la raccolta di fondi che l?erogazione di contributi. Innanzitutto si è agito sul fronte di quello che in gergo si chiama ?fund raising?, cioè all?attività di raccolta di fondi destinati ad incrementare il patrimonio dell?ente stesso. Ciò è di primaria importanza perché è con il reddito di questi cespiti che la Fondazione finanzia progetti socialmente rilevanti da realizzare nel territorio provinciale.
In questo periodo la Fondazione è riuscita ad ottenere da enti pubblici e privati diverse donazioni, alcune per importi ragguardevoli ed altre per importi più contenuti o addirittura modesti; questi ultimi, peraltro, non vanno sottaciuti perché dimostrano come la Fondazione medesima si sia consolidata nel territorio e come le sue finalità siano ormai ampiamente condivise da molte persone.
Va sottolineato, in proposito, che alcune di queste donazioni sono state fatte senza una destinazione specifica, mentre altre sono state fatte allo scopo di costituire appositi fondi ( territoriali, designati ad una determinata area sociale, o con diritto d?indirizzo verso taluni beneficiari).
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