Non profit

Si fa strada la rendicontazione a misura di non profit

Una sfida per le coop

di Maurizio Regosa

Uno strumento flessibile, che serve alla trasparenza, ma anche alla gestione. Sempre più diffuso anche nel terzo settore. E con tante novità Un cantiere in grande fermento. Continua a crescere il numero di organizzazioni di terzo settore (in particolare cooperative) che scelgono di realizzare il loro bilancio sociale, mentre si moltiplicano le iniziative che rendono più agevole la scelta di compiere tale percorso.
In febbraio si è concluso l’iter che ha portato l’Agenzia per le onlus a rendere pubbliche le sue Linee guida del bilancio sociale. «Abbiamo deciso di realizzarle», sottolinea il consigliere Adriano Propersi, «sulla base della convinzione che sia necessario individuare strumenti, metodi e sistemi di rendicontazione specifici per il settore non profit». Un documento non vincolante, per nulla accademico, redatto assieme al Forum del terzo settore, a rappresentanti dei commercialisti, dei revisioni, all’Accademia di economia aziendale, alle ong, alle fondazioni bancarie. È invece di queste settimane, il rilascio della piattaforma online messa a punto da Federsolidarietà – Confcooperative. Come Giuseppe Guerini spiega nell’intervista a fianco, è uno strumento molto operativo, messo gratuitamente a disposizione delle cooperative per contribuire alla crescita nella rendicontazione. Crescita certamente favorita da alcune iniziative legislative, centrali (la legge sull’impresa sociale prevede che, per essere riconosciuta tale, una realtà debba presentare il proprio bilancio sociale), e regionali (in Lombardia, ad esempio, è passata nel 2009 una norma che obbliga le cooperative a rendicontare per mantenere l’accreditamento).


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