Politica
Si è spento Carlo Azeglio Ciampi
Per ricordare l’ex presidente della Repubblica abbiamo deciso di riproporre il suo discorso al Parlamento Europeo del 5 luglio 2005 e il commento che fece un altro grande compagno di strada di VITA, Franco Bomprezzi
È morto l'ex presidente della Repubblica Carlo Azeglio Ciampi. È deceduto pochi minuti fa in ospedale, all'età di 95 anni. Recentemente era stato sottoposto a un delicato intervento chirurgico. Nato a Livorno il 9 dicembre 1920, è stato il decimo presidente della Repubblica dal 18 maggio 1999 al 15 maggio 2006. Un presidente della Repubblica attento al sociale e ai temi di Vita tanto da insignire nel 2005 Riccardo Bonacina con il premio "Archivio Disarmo per la Pace – Colombe d'Oro".
Per ricordarlo abbiamo deciso di riproporre il suo discorso al Parlamento Europeo del 5 luglio 2005 attraverso le parole di un altro grande compagno di strada di VITa, prematuramente mancato: Franco Bomprezzi. Un discorso che letto oggi impressone per attualità e lucidità.
Caro Ciampi, grazie per quel suo «Europa spazio di speranza»
di Franco Bomprezzi
Caro Ciampi, la mia solidarietà arriva tardi. Ormai tutti le hanno dichiarato affetto e sostegno, dopo quello che è successo a Strasburgo. Lei ha minimizzato, le interruzioni sono normali nelle aule parlamentari. E infatti è così. Noi siamo capaci di esportare anche questo, e l'espressione del presidente del parlamento europeo Borrell, mentre i leghisti la interrompevano, era davvero interessante, a metà fra l'imbarazzo, lo stupore, la curiosità. È curioso come il sentimento dell'Europa, non come istituzione burocratica, ma come insieme di valori che in qualche modo ci accomunano, debba essere difeso da lei, con efficacia, con chiarezza, con profondità di campo e di memoria.
Sarebbe bene che Tony Blair si leggesse il suo discorso al Parlamento europeo. «L'Unione Europea», lei ha detto, «è un organismo politico che non nega l'identità dei nostri Stati nazionali, ma li rafforza di fronte alle grandi sfide di un orizzonte sempre più vasto. È una terra dei diritti alla quale ogni altro abitante di questo Pianeta può guardare con la fiducia che qui, meglio che altrove, sono rispettati i valori della persona umana. È giusta l'ambiziosa definizione che dell'Unione dà il Trattato costituzionale: spazio privilegiato della speranza umana». Bellissimo: lo spazio della speranza. Non c'è politica senza speranza. Nei prossimi mesi il pianeta rischia di ripiombare nell'incubo atomico, se in Iran prevarrà l'ambizione di farla pagare agli Stati Uniti, agitando le bandiere di un mondo islamico che si sente comunque aggredito e non aiutato. La crisi economica non passerà presto, e per i giovani si annuncia un anno di incertezza, di parcheggio, di precarietà. Le sue parole, il suo stile, la sua tenuta morale e politica ci consentono di vivere un'estate con qualche, piccola, speranza.
Qui il testo dell’intervento del presidente Ciampi al Parlamento Europeo
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