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Si è chiuso il Salone della Csr: mai così tanti giovani

La manifestazione, tenutasi dal 3 al 6 ottobre all'Università Bocconi di Milano, ha visto un totale di 4.600 presenze e oltre 9mila collegamenti online; presenti 284 organizzazioni tra aziende, istituzioni e realtà non profit

di Veronica Rossi

Dettaglio di un pieghevole aperto tenuto da due mani, sul pieghevole c'è scritto "Abitare il cambiamento!"

È giunta al termine l’undicesima edizione del Salone della Csr e dell’innovazione sociale, uno degli appuntamenti sulla sostenibilità più importanti a livello nazionale, promosso da promosso da Università Bocconi, Sustainability Makers, Global Compact Network Italia, ASviS, Fondazione Sodalitas, Unioncamere e Koinètica. Le tre giornate, dal 4 al 6 ottobre, hanno visto un boom di partecipazione da parte dei giovani, coinvolti attivamente sia come protagonisti di diverse iniziative che come spettatori, e oltre 300 studenti hanno fatto visita al Salone nell’arco della manifestazione. In totale, all’Università Bocconi di Milano sono state registrate 4.600 presenze e sono stati oltre 9.000 i collegamenti. Tutti i 115 incontri con oltre 500 relatori hanno visto grande partecipazione di un pubblico attento e delle 284 organizzazioni protagoniste tra aziende, istituzioni e realtà non profit.

A fare da simbolo all’edizione 2023, dedicata al tema Abitare il cambiamento, la straordinaria esposizione della Venere degli stracci di Michelangelo Pistoletto, risorta dalle ceneri dopo il rogo di Napoli, in esclusiva per i visitatori del Salone.

«Il Salone della CSR è sempre di più una palestra per confrontarsi e non solo un palcoscenico dove valorizzare esperienze di successo», commenta Rossella Sobrero del Gruppo Promotore del Salone. «E proprio dal confronto tra chi sta sperimentando modalità innovative nella gestione della propria organizzazione emerge quanto il cambiamento sia spesso una strada in salita: è stata quindi l’occasione per ascoltare i ritorni positivi dell’agire responsabile ma anche le difficoltà incontrate e le azioni messe in campo per superarle».

Insieme di persone in un edificio con grandi vetrate

Il Salone misura l’impronta carbonica dei suoi visitatori: i trasporti la fonte più inquinante

Tra le tante novità dell’edizione 2023 c’è la Carbon Footprint Station, realizzata da AWorld e presentata per la prima volta in Italia al Salone, per scoprire in tempo reale quanto ciascuno di noi impatta sull’ambiente con i propri acquisti, i trasporti, il cibo e la casa. Dai dati raccolti su un campione di oltre 200 persone che hanno effettuato la misurazione, emerge che la categoria di impatto principale è quella dei trasporti, con un’incidenza predominante dell’aereo, e che l’impronta lavorativa incide solo per il 14,5% su quella generale. È nella vita privata, dunque, che si possono apportare i maggiori cambiamenti. Nella generazione dei Baby Boomers, secondo il report stilato da AWorld, sono le femmine ad avere l’impatto maggiore nella categoria trasporti, mentre nella Generazione X sono i maschi a incidere maggiormente. Nelle altre generazioni l’impatto è similare. Complessivamente, la partecipazione alla misurazione ha messo in luce una maggiore consapevolezza e desiderio di modificare i propri stili di vita pensando a un futuro sostenibile.

Al progetto Carbon Footprint Station condotto durante la tre giorni milanese è collegata una Challenge che il Salone ha lanciato su AWorld app: realizzare tutti insieme entro il 31 ottobre 300mila buone azioni per il pianeta e per le persone, dopo che il primo traguardo delle 100mila è stato raggiunto in sole tre settimane. Se l’obiettivo verrà raggiunto, il Salone contribuirà al progetto «Ancora Natura per il Col di Lana», un’iniziativa di rinascita e restauro forestale a quattro anni dalla tempesta Vaia, promosso, tra gli altri, da Rete Clima e da Pefc Italia. Il progetto prevede la messa in sicurezza e l’asportazione di legname ancora a terra per contrastare il bostrico, un insetto che distrugge i tronchi, ma anche la forestazione con circa 5mila nuovi alberi per restituire alla comunità locale il suo Colle, con le sue dinamiche sociali, paesaggistiche ed economiche.

Passando dagli alberi a carta e cartone, quelli utilizzati per gli allestimenti del Salone quest’anno verranno recuperati, grazie alla collaborazione di Comieco, per dare vita in parte a giochi modulari e installazioni da donare ad associazioni, scuole e musei, e in parte ai nuovi allestimenti per la prossima edizione 2024.

Durante la tre giorni di lavori, il Salone della CSR e dell’innovazione sociale, in collaborazione con ReLearn, si è impegnato anche nel monitoraggio dei rifiuti e nell’implementazione della raccolta differenziata con l’aiuto dell’intelligenza artificiale. Dalle 922 interazioni avvenute con il sistema, è emerso che la maggior parte dei rifiuti sono stati differenziati correttamente dai visitatori del Salone.


Infine, per tutta la durata della manifestazione, una delle piazze dove si sono svolti gli eventi è stata in parte alimentata da energia pulita prodotta dagli spettatori attraverso speciali bike, grazie a un’attività gestita da Teatro a Pedali in collaborazione con Hitachi. Pedalando sono stati prodotti circa 2KWh.

Persona vista da dietro su una cyclette, accanto a lei altre cyclette, sullo sfondo un pubblico.

Premio Impatto e Hackathon for impact: tutti i progetti premiati

L’edizione 2023 del Salone ha accolto la sfida finale di Hackathon for Impact, la maratona creativa organizzata nell’ambito del Giro d’Italia della CSR in collaborazione con Big Bloom e CIAL, che ha visto 46 studenti universitari e neolaureati di Udine, Napoli e Bologna sfidarsi nella creazione di soluzioni innovative di economia circolare. La squadra vincitrice, votata in diretta dal pubblico durante l’evento, è stata quella di Udine con il progetto «RaccontaCi», un QRcode che consente di accedere a un video creativo di pochi secondi, realizzato dalle aziende in collaborazione con una scuola del territorio, che racconta la storia della vita di un prodotto nato dal riciclo.

Sono stati premiati inoltre i vincitori della seconda edizione del Premio Impatto, dedicato a imprese e associazioni non profit che si impegnano a misurare le ricadute delle proprie attività. Per la categoria profit, i vincitori sono stati Treedom Srl SB per la valutazione dell’impatto, Poste Italiane S.p.A. per il piano di Rinnovo della flotta e Banca Etica per il report di impatto.

La scelta della giuria è ricaduta su realtà e progetti strettamente legati alla sostenibilità ambientale o sociale. Treedom è stato il primo sito italiano a permettere di piantare alberi a distanza e seguire online la storia del progetto questi contribuiscono a realizzare. Dal 2010, anno della sua fondazione, ha permesso di piantare più di quattro milioni di alberi in Africa, America Latina, Asia e Italia, coinvolgendo 1,2 milioni di cittadini e 11.546 aziende. Anche Poste Italiane è stata premiata per il suo impegno per la riduzione dell’inquinamento: la sua flotta per la consegna della corrispondenza oggi è dotata di 70 furgoni e 1000 veicoli full electric, 1.700 veicoli a metano, più di 1.000 veicoli gpl e 41 mezzi ibridi, che insieme consentono di ridurre l’emissione di CO2 di oltre 300 tonnellate rispetto all’utilizzo di veicoli tradizionali. Banca Etica è invece l’esempio di come la finanza possa contribuire alla transizione sostenibile: nel Report di Impatto 2023 si evidenzia come il 98% del credito sia stato ceduto a organizzazioni e imprese ad impatto positivo, il 44% dei prestiti personali sia stato erogato a favore delle donne e il 10% a cittadini provenienti dal Sud del mondo.

Per la categoria Terzo settore, il Premio Impatto è stato assegnato a Fondazione Edoardo Garrone Ente Filantropico per il Progetto Appennino, che vuole realizzare un nuovo modello di riqualificazione delle terre alte puntando sulla nascita di giovani imprese, sul consolidamento di quelle esistenti e sulla sinergia tra loro; Fondazione ANT Italia Onlus per il progetto di potenziamento Eubiosia, un programma di ospedalizzazione domiciliare specialistico gratuito che dal 1985 ad oggi ha permesso di assistere più di 66.000 malati; e infine a Junior Achievement Italia per le idee in azione per «Upshift», il programma di imprenditoria sociale voluto dall’Unicef che ha già raggiunto più di 5.000 ragazze e ragazzi in tutta Italia.

Due menzioni speciali sono state assegnate a Jointly, azienda vincitrice del Premio Impatto 2022, per il suo welfare condiviso, e ad AIL Bologna OdV per la categoria non profit.

Da questa edizione del Salone della Csr arriva un segnale importante: per affrontare problemi complessi bisogna adottare un approccio multistakeholder e multidisciplinare mettendo insieme le competenze e le risorse di tutti. Per arrivare ad un modello economico sostenibile è fondamentale un’azione plurale: è necessario connettere persone e organizzazioni e nessuno deve sottrarsi alle sue responsabilità.

Le foto nell’articolo sono dell’Ufficio stampa del Salone della Csr

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