Volontariato

Si è chiuso a Trento il terzo meeting dei presidenti dei Csv

Il ricambio generazionale, la valorizzazione del ruolo dei volontari nelle politiche per la salute e favorirne il protagonismo in processi di sviluppo economico più innovativi e sostenibili tra i temi trattati nella due giorni che ha visto anche gli interventi del ministro Alessandra Locatelli e del viceministro Maria Teresa Bellucci. Tra gli obiettivi la progettualità per il prossimo triennio 2025-27

di Redazione

Si è chiuso sabato 11 maggio – a Palazzo Benvenuti di Trento Capitale italiana ed europea del volontariato – il Meeting nazionale dei presidenti dei Centri di servizio per il volontariato-Csv organizzato da CSVnet, l’associazione nazionale dei 49 Csv attivi in Italia e giunto alla terza edizione dopo Bergamo (2022) e Cosenza (2023).

I quattro focus

Nella giornata conclusiva i lavori dell’incontro hanno visto una serie di approfondimenti sui temi cruciali per sostenere il volontariato attraverso la testimonianza di associazioni e reti nazionali e con la presentazione di esperienze territoriali dedicate a quattro focus specifici: promuovere il ricambio generazionale nel volontariato; valorizzarne il ruolo nelle politiche per la salute, gestire lo spopolamento delle aree interne e favorire il protagonismo del volontariato in processi di sviluppo economico più innovativi e sostenibili.

I lavori del meeting si erano aperti venerdì 10 maggio, alla presenza di oltre 60 rappresentanti dei Csv che hanno partecipato all’incontro che aveva lo scopo di definire i temi strategici sui quali articolare programmazioni comuni e progettualità per supportare il volontariato italiano nel prossimo triennio 2025-2027. Sempre venerdì sono intervenute Alessandra Locatelli, ministro per le Disabilità e Maria Teresa Bellucci, viceministro al lavoro e alle politiche sociali dopo l’avvio fatto dalla presidente CSVnet Chiara Tommasini e Giorgio Casagranda, presidente del Csv Trentino

Chiara Tommasini

Il ministro Alessandra Locatelli – si legge in una nota – ha sottolineato come l’Italia stia vivendo un momento storico importante. Un momento sicuramente complesso ma che, secondo lei, può diventare l’opportunità che aspettavamo da tempo per fare un salto di qualità soprattutto rispetto alla presa in carico dal punto di vista dei servizi e dei territori delle persone con disabilità insieme alle famiglie e al Terzo settore, che ha le idee chiare su come intervenire.

Il ministro ha infatti ricordato l’iter attuativo della riforma sulla disabilità in corso, che sta portando dei cambiamenti non solo per le risorse che mette in campo, ma anche per modificare le prassi e gli atteggiamenti delle amministrazioni territoriali, che punti sempre di più verso una concreta co-programmazione e co-progettazione delle politiche pubbliche.
In particolare, questa riforma deve diventare una leva di cambiamento per la prospettiva, passando da un approccio assistenziale alla valorizzazione dei talenti e delle competenze di tutti.

“G7 Inclusione e disabilità”

Locatelli ha, inoltre, ricordato l’avvio del cuore della Riforma dedicata alla disabilità che, nel 2025, vedrà la partenza con un percorso di sperimentazione in nove province. Ad ottobre poi l’Italia ospiterà per la prima volta al mondo anche il “G7 Inclusione e Disabilità”, opportunità per condividere con gli altri Paesi le politiche italiane e la collaborazione con il Terzo settore.

«L’azione di volontariato ha un fondamentale valore culturale oltre che sociale per l’Italia ed è impegno del governo valorizzarlo e mantenere fede al percorso riformatore, attuando finalmente il Codice del Terzo settore, varato nel lontano 2017» ha detto il viceministro Bellucci che ha ringraziato i per il lavoro quotidianamente svolto nell’accompagnare il volontariato e le sue azioni.

Le riforme in corso

«L’obiettivo principale è semplificare, sostenere, ma anche far conoscere tutte le realtà, in particolare quelle medie e piccole, del Terzo settore, che costituiscono un pilastro essenziale della nostra nazione. Il disegno di Legge in discussione al Senato, il primo completamente dedicato al Terzo settore e alle politiche sociali, sarà approvato entro giugno e non sarà l‘unico intervento riformatore voluto dal Governo, ma ci saranno altri provvedimenti normativi importanti».
Il viceministro ha inoltre ricordato le iniziative in atto e come lo Stato debba convogliare le migliori risorse a favore del Terzo settore e del volontariato «innanzitutto portando a compimento la riforma fiscale, attraverso l’autorizzazione della Commissione europea, su cui siamo a un buon punto di lavoro, per sostenere la solidarietà italiana e dare sicurezza al Terzo settore».

«Pur mantenendo salde le radici con il percorso fatto finora, questa due giorni è stata un’occasione preziosa per metterci in gioco, lavorando per accrescere le capacità di tutta la governance dei Csv, affinare le nostre competenze ed attivare leadership generative che possano dare il supporto più adeguato al volontariato del nostro Paese» ha detto la presidente Tommasini.

Nell’immagine in apertura un momento del meeting che si è tenuto a Trento – tutte le foto da Ufficio stampa


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