Mondo

Si è aperto oggi ultimo vertice per l’Unità africana

L’Oua, infatti, va in pensione e da ora in poi si chiamerà Ua (Unione africana), ispirandosi al modello europeo, compresa la moneta unica

di Gabriella Meroni

Inaugurato oggi il trentasettesimo ed ultimo vertice dell?Organizzazione per l?unità africana a Lusaka. Un vertice che passerà alla storia. L?Oua, infatti, va in pensione e da ora in poi si chiamerà Ua (Unione africana), ispirandosi al modello europeo: parlamento comune, banca centrale e addirittura moneta unica. Qualcuno descrive l?evento come un passaggio dall?epoca della decolonizzazione, di cui l’Oua fu protagonista dalla sua fondazione, nel ?63, a quella nuova strategia geopolitica il cui fautore è il colonnello Muammar Gheddafi. Unico leader africano capace di disporre di una cassaforte sempre piena: quella dell?oro nero, il petrolio. Gheddafi, tra i più longevi capi di Stato africani, al potere da 32 anni, ha dichiarato con orgoglio: ?Io posso cambiare la storia politica del continente?. In effetti, contrariamente a quanto è accaduto per l?Unione europea, il suo modello non parte dal mercato comune (dal denaro), ma dall?unione politica. Non a caso, a rendere omaggio, oggi, al colonnello libico è stato anche il segretario generale dell?Onu Kofi Annan che ha riconosciuto al colonnello il merito di aver promosso l’unità africana in un continente dove le divisioni non mancano. Una cosa è certa: i problemi con i quali dovrà confrontarsi la nuova unione africana sono tanti. Primo fra tutti, ha detto Annan nel suo intervento a Lusaka, la peste dell?Aids. Questa malattia ? ha stigmatizzato – sconfiggerà tutti i nostri più grandi sforzi di pace e sviluppo se non siamo noi a sconfiggerlo per primi?. Il tanzaniano Salim Ahmed Salim, segretario generale dell?Oua non ha nascosto le sue preoccupazioni. ?Questo vertice ? ha dichiarato senza mezzi termini ? deve fornire risposte concrete sulla natura dell?unione, altrimenti rischieremo di fare un?altra Oua con nome diverso?. I dubbi, inutile nasconderselo, che il progetto rimanga pura astrazione sono tanti. Ma ormai 50 dei 53 Paesi membri hanno avvallato questa scelta che il summit zambiano formalizzerà solennemente. Anche Pretoria ed Abuja, ultimi governi a sciogliere la riserva hanno scommesso su un?unione che rappresenta un punto d?arrivo più che una piattaforma di lancio. (Misna)


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