Cultura

Si chiude il Convegno ecumenico nazionale

Promossa la nuova Carta ecumenica. Dialogo con le altre religioni, diritti dei migranti e lotta contro le disuguaglianze i temi principali

di Redazione

Si e’ chiuso oggi a Terni il Convegno ecumenico nazionale con il varo di un documento finale per promuovere la Carta ecumenica, il dialogo con le altre religioni, i diritti dei migranti e la lotta contro le disuguaglianze economiche. La Carta ecumenica delle chiese europee, firmata a Strasburgo nel 2001, e’ stata simbolicamente consegnata ad una delegazione di giovani delle scuole alla presenza del Sindaco di Terni e di altre autorita’. Il prof. Marco Bontempi, sociologo dell’Universita’ di Firenze, ha parlato del rapporto dei giovani con l’ecumenismo, partendo dal dato di fatto della presenza di identita’ di fede diverse nella vita quotidiana oggi. ”Gli esiti possibili della pluralita’ delle fedi, ha affermato Bontempi, vanno dal rifiuto del dialogo (che si puo’ tradurre nel conflitto o nella negazione delle differenze) al ricorso al dialogo per esorcizzare la paura. Il dialogo, in realta’, non deve ridursi solo ad un problema di confronto e negoziazione, ma deve consistere nella ricerca di un modo di convivere e ridefinire la propria identita”’. Bontempi ha dichiarato inoltre che l’ecumenismo deve essere trasmesso ai giovani ”attraverso la conoscenza e le relazioni, a partire da una pratica del dialogo dal basso”, sottolineando in tal senso ”l’importanza della vita quotidiana, delle comunita’ locali, del tessuto cittadino, delle piccole azioni. Attraverso l’incontro favorito anche dalle istituzioni, le diverse identita’ possono formarsi e confrontarsi e la pratica ecumenica diventa effettivamente una pratica di cittadinanza”, ha concluso Bontempi. Gianni Long, presidente della Fcei, ha presentato il documento finale elaborato in seguito al lavoro dei gruppi e della plenaria sulla Carta ecumenica. Il documento contiene una raccomandazione alle chiese italiane di diffondere e promuovere la conoscenza della Carta, di orientare all’ecumenismo la formazione degli studenti in teologia, di prestare attenzione agli strumenti di comunicazione, di incrementare il dialogo con le altre religioni, di difendere i diritti dei migranti e di impegnarsi nella lotta contro le disuguaglianze economiche.

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