Non profit

Sì alla Repubblica delle autonomie

Un silenzio assoluto rischia di vanificare l’approvazione della più importante riforma dello Stato

di Acli

Le Acli invitano i cittadini a votare SI al referendum del 7 ottobre che chiede di confermare la legge di riforma costituzionale approvata dal Parlamento l?8 marzo 2001.
Questa riforma ? afferma una ?nota? della Direzione nazionale delle Acli? non è una rivoluzione ma una tappa importante verso una Repubblica delle autonomie.
Le Acli invitano a votare SI al referendum, perché la legge di riforma contiene alcune importanti novità. Essa infatti è ispirata al principio di una statualità che non discende dall?alto ma nasce dal basso. Inoltre le Regioni potranno approvare leggi di carattere generale (escluse le materie riservate allo Stato) e avere una maggiore autonomia finanziaria imponendo tasse.
L?attuale legge di riforma apre inoltre la strada a nuove prospettive: fa intravedere, infatti, la possibilità che siano i Comuni stessi a gestire il rapporto diretto con i cittadini nel fornire risposte ai bisogni sul territorio, cancella il precedente sistema di controllo preventivo sugli atti legislativi amministrativi degli enti locali; infine fa proprio, sia pure timidamente, il principio della ?sussidiarietà orizzontale con il quale le istituzioni pubbliche possono sostenere e promuovere le iniziative della società civile (associazioni, movimenti, ecc.) orientate all?interesse generale.
Il mantenimento dell?attuale legge è importante anche perché essa costituisce una tappa di un percorso che dovrà continuare. Per un federalismo sempre più compiuto le Acli propongono: la sollecita realizzazione della Camera delle Regioni (o delle autonomie) in cui siano rappresentati gli enti locali, dare alle Regioni una voce nella elezione dei giudici della Corte costituzionale, l?affermazione definitiva del principio di ?sussidiarietà orizzontale?, secondo il quale la titolarità della risposta ai bisogni dei cittadini deve essere attribuita alle formazioni sociali e, solo in via sussidiaria, alle istituzioni locali.

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