Sostenibilità

Shopping la domenica? Sì, grazie

Le aperture festive di negozi e centri commerciali piacciono molto agli italiani. Che però chiedono più informazione e programmazione

di Redazione

Agli italiani piace fare shopping la domenica. È questo il dato principale che emerge da una ricerca Cermes-Bocconi commissionata da Federdistribuzione, l?organismo di rappresentanza della distribuzione moderna organizzata in Italia.

La ricerca, che ha raccolto anche il contributo delle associazioni dei consumatori appartenenti a Consumers? Forum, ha evidenziato come, nell?ultimo anno, il 64,5% degli italiani ha fatto acquisti domenicali nei supermercati, il 56,8% nei centri commerciali, il 54,7% nel centro città, il 39,8% nei mercati ambulanti e il 37,8% nei negozi sottocasa.

Si acquistano soprattutto abbigliamento e calzature (69,1%), prodotti di elettronica ed elettrodomestici (30,3%), articoli per la casa (24,1%) ma anche, in misura estremamente rilevante, prodotti alimentari (63,5%), a testimonianza di quanto le aperture domenicali siano percepite dal cittadino come un vero e proprio servizio.

Tempo e denaro

Ciò nonostante, quasi l?80% degli italiani è insoddisfatto dell?attuale situazione delle aperture domenicali e richiede interventi che migliorino la comunicazione (il 66,6% degli intervistati vorrebbe infatti avere maggiori informazioni) e minore occasionalità. Se le aperture domenicali fossero meglio programmate e comunicate, dando sicurezza di calendario al consumatore, circa il 19% degli italiani sposterebbe il proprio giorno abituale per la spesa alimentare alla domenica. Questa percentuale sale al 25,9 per i beni non alimentari.

Dalla ricerca Cermes-Bocconi/ Federdistribuzione emerge come le aperture domenicali non rappresentino soltanto un?efficace modalità per consentire una più razionale gestione del tempo degli individui, ma consentano anche di sostenere i consumi delle famiglie, con benefici per l?intero sistema economico: per il 54,8% degli italiani le aperture domenicali sono utili per fare acquisti che altrimenti non potrebbero effettuare.

Se, infatti, il numero medio delle aperture domenicali annuali sul territorio nazionale venisse raddoppiato, passando dalle attuali 14 a 28, i consumi commercializzabili alimentari e non alimentari crescerebbero di 4,16 miliardi di euro, pari ad un incremento dell?1,96%, che equivale ad un?incidenza sul Pil 2005 dello 0,29%. Anche sul fronte occupazionale, il raddoppio delle domeniche di apertura offrirebbe 9mila nuove opportunità di lavoro nella grande distribuzione e circa 13mila nuove potenziali posizioni nella distribuzione tradizionale.

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