Famiglia

Shevchenko scende in campo per le immigrate ucraine

Il centravanti milanista risponde alla richiesta d'aiuto di alcuni frati milanesi: aiuterà le donne immigrate che rivolgono alla mensa di via Farini

di Giampaolo Cerri

Sheva aiuta le tue connazionali”. L’appello di frate Stefano Invernizzi, a nome dei francescani che gestiscono una mensa per i poveri alla periferia nord di Milano, era stato accorato.L’aveva pubblicato il 18 febbraio scorso l’inserto milanese del Corriere. Ora il campione ha risposto positivamente. I religiosi infatti avevano potuto notare una drammatica crescita del numero di donne ucraine fra gli utenti della loro attività caratitiva. Fanno parte dell’esercito di donne della ex-Unione sovietica che ogni anno si riversano nel nostro Paese in cerca di fortuna. Storie di miseria nera le spingono verso l’ignoto delle periferie europee, spesso preda di traffici loschi e di lenoni. Una situazione sempre più pesante, che i frati milanesi hanno pensato di rappresentare all’ucraino più in vista della città: Andrey Shevchenko, grande talento calcistico e bomber milanista. Sheva, idolo di tanti milanesi, non conosce ovviamente le ristrettezze in cui versano le sue connazionali, vive in tutt’altro contesto, nel mondo dorato del pallone. Eppure il giovane attaccante rossonero ha fatto subito sapere che si recherà alla mensa di via Farini, studiando con i frati le modalità per mettere il suo prestigio al servizio di queste donne. E Anche la società rossonera, per bocca del suo vicepresidente Galliani, ha fatto sapere che si adopererà per l’opera assistenziale di via Farini. E allora forza Milan


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