Sgravi fiscali e sostituzioni a tempo determinato per incentivare il profit

Non c?è da stupirsi di quanto successo a Leucci. La legge 49/87 sulla cooperazione internazionale, infatti, riconosce ai dipendenti pubblici il diritto di poter fruire di aspettativa per prendere parte a programmi di cooperazione, mentre sul fronte delle imprese private prevede solo la facoltà di concedere tale periodo. Da anni il mondo delle ong italiane si batte per ottenere una modifica a questa normativa, con la consapevolezza che all?impresa privata non si possono imporre le stesse regole del pubblico. Sono state avanzate proposte quali l?introduzione di misure che rendano meno gravosa alle ditte l?assenza di un dipendente attraverso, per esempio, sgravi fiscali o la possibilità di sostituire il personale in missione con contratti a tempo determinato. Ma tutte queste proposte sono fino a oggi cadute nel vuoto e, nel frattempo, le aziende private che hanno concesso periodi di aspettativa per la cooperazione internazionale sono state una minoranza.
La legge 49 prevede che la richiesta di aspettativa può essere concessa solo ai volontari e ai cooperanti inseriti in progetti approvati dal ministero degli Affari esteri e il contratto tra cooperante e ong deve essere registrato presso la Farnesina che provvede alla copertura dei contributi previdenziali e assicurativi. Cosa che esclude, di fatto, circa i due terzi dei cooperanti e dei volontari. Dal 1997 la Focsiv ha attivato ?informarvi?, un servizio che offre assistenza a chi è interessato a partecipare a progetti di cooperazione internazionale. La federazione delle organizzazioni cristiane impegnate nel volontariato internazionale è inoltre l?organizzazione italiana che seleziona, per conto dell?Onu, i volontari da impiegare nei progetti di cooperazione delle Nazioni unite.

Info: tel. 06.6876706,email: focsiv.informarvi@libero.it
nel sito www.focsiv.it
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