Non profit

Sfonda quota 1 milione: “Gli italiani credono nella ricerca”

Associazione italiana ricerca sul cancro. Intervista a Maurizio Savi.

di Redazione

Airc ha fatto boom, realizzando oltre un milione di preferenze. «Un?affermazione al di là delle aspettative, sicuramente», commenta entusiasta Maurizio Savi, direttore generale dell?Associazione italiana per la ricerca sul cancro, «ma non casuale: a questo risultato hanno contribuito tre fattori importanti, come è successo nella prima edizione».
Vita: Quali sono, secondo lei?
Savi: Anzitutto la dimensione della malattia: ogni anno circa 150mila persone in Italia muoiono e 320mila si ammalano di cancro. Gli italiani percepiscono l?importanza di questa battaglia, prova ne sia che tutte le associazioni che se ne occupano hanno avuto buoni risultati. Secondo aspetto importante: la speranza che, attraverso la ricerca, sia possibile vincere il tumore. Terzo, il riconoscimento all?impegno che la nostra associazione ormai da quarant?anni porta avanti attraverso la ricerca e la trasparenza.
Vita: In qualche modo, con questo ?plebiscito? gli italiani hanno scelto di investire nel futuro…
Savi: Credo di sì, e per noi questo risultato è un richiamo a un maggior senso di responsabilità. È necessario, d?ora in poi, raddoppiare gli sforzi e continuare a fare valutazioni meritocratiche dei progetti in modo da portare avanti i migliori, continuando a investire sui giovani e a garantire un futuro alla ricerca. L?indicazione che gli italiani ci hanno voluto mandare mi pare trasparente: voglio un risultato chiaro, efficace ed efficiente.
Vita: Come userete queste risorse?
Savi: Con questi fondi, sicuramente importanti, sarà possibile ridare ossigeno ad alcuni progetti che erano rimasti in sospeso. Certo, bisognerà vedere quando arriveranno davvero questi contributi. Fino ad ora non abbiamo visto nemmeno quelli della prima edizione, figuriamoci quelli del 2007. Speriamo adesso di ottenere l?auspicata stabilizzazione del 5 per mille, per uscire dalla precarietà, e l?abolizione dell?inammissibile tetto.

Cosa fa VITA?

Da 30 anni VITA è la testata di riferimento dell’innovazione sociale, dell’attivismo civico e del Terzo settore. Siamo un’impresa sociale senza scopo di lucro: raccontiamo storie, promuoviamo campagne, interpelliamo le imprese, la politica e le istituzioni per promuovere i valori dell’interesse generale e del bene comune. Se riusciamo a farlo è  grazie a chi decide di sostenerci.