Non profit
Sfollati soccorsi dall’Auser
Volontari al lavoro per rifocillare e confortare le persone scampate al disastro. Gravi danni alla sede della Croce Verde
La nuova sede dell’Auser Filo d’Argento di Viareggio è stata messa a completa disposizione degli sfollati del disastro ferroviario che ha sconvolto Viareggio la notte scorsa. «Tutti i nostri volontari si sono mobilitati già dalla notte – racconta Sandra Mei dell’Auser Viareggino – la nostra sede è grande e confortevole e possiamo garantire pasti caldi e assistenza alle famiglie di sfollati». La nuova sede dell’Auser è stata inaugurata lo scorso settembre e si trova nel lato nord-ovest della Pineta di Ponente; è una struttura polifunzionale per lo svolgimento di numerose attività rivolte alla popolazione anziana ma comprende anche spazi e iniziative rivolte a tutti. «Esprimiamo inoltre solidarietà ai volontari della Croce Verde di Viareggio – ha aggiunto la Mei- che hanno subito gravi danni alla sede e i mezzi distrutti». L’esplosione del treno carico di gpl infati ha provocato, come ha detto il sindaco di Viareggio Luca Lunardini, «un’esplosione molto intensa, di svariate centinaia di metri, che in parte si è scaricata lungo la ferrovia e purtroppo in parte su una serie di palazzine, oltre che su coloro che hanno avuto la sfortuna di passare in prossimità di dove è accaduto l’incidente». Due palazzine sono infatti crollate, prendendo fuoco, altre sono in gravi condizioni, ha concluso il sindaco.
Intanto anche la parrocchia di Sant’Antonio di Viareggio si stringe intorno alla popolazione e alle famiglie colpite dall’esplosione avvenuta la scorsa notte alla stazione a causa di un incidente ferroviario. «La nostra parrocchia ha messo a disposizione 13 posti letto per questa notte – ha detto padre Ferdinando, vicario della parrocchia di Sant’Antonio – Non ci sono parole per descrivere la tragedia che ha colpito la comunità di Viareggio». «È stata un’esplosione fortissima – racconta il sacerdote – In questo momento siamo vicini alle famiglie delle vittime, a cui diamo tutta la nostra solidarietà e diciamo loro che la nostra chiesa è sempre aperta, per quello che possiamo dare una mano».
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