Non profit

«Sfollati news» La tendopoli diventa una redazione

Il giornale realizzato a Villa Sant'Angelo

di Riccardo Bianchi

I redattori non superano i 17anni di età. L’obiettivo? Restituire ottimismo ai genitori A Villa Sant’Angelo, paesino di 400 anime, il terremoto si è portato via 20 persone. C’è chi ha perso la sorella, chi un familiare, chi un amico. Tutti si conoscevano. È stata una tragedia. Nel campo allestito dalla Protezione civile la gente vaga con lo sguardo basso. Le case distrutte, una vita radicalmente ribaltata. Negli occhi degli adulti l’ottimismo non trova più spazio.
Ma se i grandi si sono spenti, i ragazzi non si sono dati per vinti e, dentro un tendone bianco trasformato in centro ricreativo, hanno dato vita anche a un settimanale: Sfollati news. La distribuzione è gratuita, a stamparlo ci pensa una tipografia della zona. I grandi hanno dato una mano solo per la parte tecnica. A tutto il resto hanno pensato i ragazzi: dagli articoli ai titoli, dalla scelta delle notizie agli approfondimenti. Nel primo numero (www.site.it/le_testate/_notes/sfollati%20news%202009-zero.pdf) hanno parlato di scout e di volontari, descrivendo l’impegno e le motivazioni che spingono queste persone ad essere lì, ad aiutare gli altri. Ma sono andati anche oltre: hanno intervistato il sindaco, chiedendogli per quanto tempo dovranno restare nelle tende, e hanno raccontato con entusiasmo l’incontro con Alessandro Baricco. Proprio la visita dello scrittore è un esempio dell’aria che si respira nel campo. Gli adulti erano troppo presi dalle loro preoccupazioni e soltanto i bambini si sono interessati a lui, iniziando a fargli domande e bloccandolo in una lunga chiacchierata.
Si parla di ragazzi, perché l’età della redazione non è affatto alta: si va dai 10 ai 17 anni. Il direttore, Pierpaolo, ne ha solo 15, ma da quello che scrive e da come parla ne dimostra molti di più. È lui la mente dietro al progetto, è lui ad avere avuto l’idea, è lui che la continua a portare avanti insieme agli amici. Ed è naturalmente suo l’editoriale. Eccone un passaggio: «Nel nostro giornale pretendiamo che si svolga un lavoro di innovazione: leggero e forte. Soprattutto vogliamo, attraverso gli articoli, dare una “Smossa” agli adulti che ormai vagano per il campo base con una vecchia tuta, piangendosi addosso per quello che hanno perso. Svegliamo questi “Grandi” che ormai si sono chiusi a riccio e non vogliono ritornare alla vita, che si dividono in donne che cercano di risalire, di darsi da fare ma sono bloccate dagli schemi che si sono imposte in questa situazione e si stanno adattando troppo facilmente a qualcosa che a noi non basta. Gli uomini si lasciano travolgere da questi ricordi che noi invece cerchiamo di rimuovere e di pensare al “nuovo Futuro” che il “Terremoto” ci potrà portare».
Gli adulti sono avvisati.


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