Non profit

Sezione italiana: noi super partes

La Susan G. Komen Italia dice la sua sulle polemiche scoppiate negli Usa

di Gabriella Meroni

Riceviamo e volentieri pubblichiamo questo comunicato a firma del presidente della fondazione Komen Italia, prof. Riccardo Masetti:

Nella scorsa settimana la Susan G. Komen for the Cure é stata oggetto di rilevanti critiche negli Stati Uniti per le nuove modalità adottate in merito all’erogazione di finanziamenti ad altre associazioni, che a detta di molti avrebbero assunto tra l’altro carattere discriminatorio nei confronti della associazione “Planned Parenthood”.

La Susan G. Komen for the Cure ha rassicurato tutti i suoi affiliati che le decisioni di rivedere le proprie regole di erogazione dei finanziamenti sono state adottate esclusivamente al fine di garantire una ancora maggiore efficacia e trasparenza di questo processo e che tali decisioni non sono state in alcun modo condizionate da pressioni esterne, di valenza politica o di altra natura.

Molto confortati da queste rassicurazioni, gli Affiliati Komen ed anche la Komen Italia, hanno deciso di avviare comunque un dibattito interno al fine di rimarcare in modo inequivocabile lo spirito esclusivamente sociale e non politico con cui operano quotidianamente nell’espletamento della propria mission.

A tale proposito, la Komen Italia vuole rassicurare i propri soci e sostenitori riguardo alla sua piena adesione all’inderogabile principio di azione super-partes. É questo principio che ha sempre guidato l’azione del Consiglio Direttivo, dello staff e di tutti i volontari della Komen Italia nei suoi dodici anni di attività ed é nel pieno rispetto di questo principio che l’associazione continuerà ad operare in futuro, nell’esclusivo interesse della salute delle donne e in particolare di quelle disagiate.

Nessuno ti regala niente, noi sì

Hai letto questo articolo liberamente, senza essere bloccato dopo le prime righe. Ti è piaciuto? L’hai trovato interessante e utile? Gli articoli online di VITA sono in larga parte accessibili gratuitamente. Ci teniamo sia così per sempre, perché l’informazione è un diritto di tutti. E possiamo farlo grazie al supporto di chi si abbona.