Politica

Severini: così il non profit va KO

l'ex “consigliere tecnico” dell'Agenzia per le Onlus,: “Grande errore chiudere l'Agenzia”

di Redazione

Da venerdì 24 febbraio non c’è più l’Agenzia per il Terzo Settore. Cancellata per decreto dal governo che vuole mettere ordine nel comparto delle Authority. Una decisione annunciata dal ministro del Welfare Elsa Fornero, sotto la cui giurisdizione dovrebbero ora passare le competenze dell’ex Agenzia per le Onlus che è stata attiva per 10 anni.

“Il mondo dell’associazionismo cattolico è in subbuglio. Le proteste sono bipartisan e contengono il timore di una caduta di attenzione sul mondo del volontariato e del no-profit.

Un mondo attivo, ricco ma anche caotico, nel quale si muovono più di 400mila istituti di varia natura; molti temono che l’assenza di un ente autonomo di supervisione possa favorire le speculazioni e le irregolarità, mettendo in cattiva luce tutto il settore e soprattutto sottraendo risorse alle attività “sane”. Allarme ingiustificato? Non troppo”.

A parlare è Paola Severini che l’argomento lo conosce bene –  Io conosco la forza e la passione che caratterizzano questo mondo perché da più di trent’anni ho lavorato per loro e con loro, attraverso il mio mestiere (la comunicazione), prima con  il giornale Angeli, poi  attraverso l’Agenzia sociale del Parlamento, angelipress.com, che tuttora dirigo. Proprio per la mia “esperienza sul campo” sono stata “consigliere tecnico” dell’Agenzia per le Onlus,  per cinque anni a cavallo delle due presidenze. Ho vissuto la nascita, l’evoluzione e il successo (alcune volte anche la fine) di centinaia, direi più di un migliaio, di Onlus, cooperative e imprese sociali, non credo quindi di sbagliare se affermo che il Terzo Settore non può essere il sostituto del Pubblico, ma deve essere, ove sia possibile, la sua integrazione e il suo miglioramento. Il Terzo Settore ha dimostrato negli ultimi anni una capacità straordinaria, è arrivato con immediatezza e competenza dove era necessario, dove le persone avevano davvero bisogno, e molte volte è riuscito a dare risposte e a risolvere i problemi  anticipando l’azione della politica.

Il Governo Monti ha di fronte a sé una grande possibilità quella di riconoscere alle Organizzazioni della Società Civile, anzi, come le hanno definite i costituzionalisti “Organizzazioni delle Libertà Sociali”, il ruolo che meritano e che si sono conquistate sul campo. La scelta che ha fatto il Ministro Fornero di liquidare l’Agenzia delle Onlus dovrebbe essere solo il primo passo per ricostruire una struttura snella che detti regole e comportamenti, con maggiori capacità e poteri. Per questo non servono grandi cifre. Immaginiamo di costruire  quindi un’istituzione federale e chiamiamola come vogliamo: autorità, cabina di regia, coordinamento per il sociale, etc. etc.

Il lavoro compiuto dalla ex Agenzia è stato importante ma forse non è stato sufficiente perché mancava un requisito essenziale caratterizzante la forza e l’autonomia di una struttura Terza: il potere di controllo e di sanzione.  L’’articolo V della nostra Costituzione che riconosce e promuove le autonomie locali ci ricorda  che anche i singoli cittadini e tutti i corpi intermedi della società hanno titolo per operare direttamente a favore dell’interesse generale della società (articolo 2) e quindi devono essere posti nelle condizioni reali e concrete di poterlo fare. Lasciare un comparto così vitale per la quotidianità del nostro Paese senza un controllo, senza regole certe e sopratutto, senza un controllore realmente sopra le parti nuoce a chi concretamente opera a favore degli ALTRI  lasciando campo libero alle onlus fittizie o ai comitati di sostegno dell’”ultima ora”-.


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