Formazione
Settore farmaceutico: nessun pregiudizio, ma tanta attenzione.
Fondi e indici socialmente responsabili si focalizzano su stabilità, gestione del rischio, rispetto per gli animali. E per i codici etici...
Quello farmaceutico è un settore controverso. A fronte di un?indiscussa eticità, legata al positivo impatto sulla salute e sulla qualità della vita, il settore è da tempo sotto pressione per i comportamenti poco responsabili delle imprese: pratiche anti concorrenziali, incapacità di rispondere alle aspettative dell?opinione pubblica su temi fondamentali, quali l?accesso ai farmaci essenziali per i Paesi in via di sviluppo e la ricerca sulle malattie orfane; controversie legate alla sicurezza dei prodotti e alle pratiche di marketing. Le conseguenze di questi comportamenti hanno avuto un discreto impatto sulla reputazione delle imprese che, nel tentativo di correggere il tiro, hanno adottato un approccio più responsabile e trasparente agli argomenti ?scottanti? contestati.
Generalmente fondi e indici sri non escludono a priori il settore farmaceutico, che è in grado di coniugare l?offerta di prodotti di interesse per la società con ottime performance finanziarie e un buon grado di stabilità. Tuttavia gli investitori dimostrano sensibilità nei confronti dei rischi sociali, etici e ambientali tipici del settore e della capacità delle imprese di affrontarli. Politiche per facilitare l?accesso ai farmaci essenziali per i Paesi in via di sviluppo e per equilibrare il gap sanitario tra Paesi del Nord e del Sud del mondo sono considerate, da alcuni fondi, un criterio positivo per identificare i titoli best in class, ad esempio. Anche le sperimentazioni sugli animali e l?ingegneria genetica, con particolare riguardo al benessere degli animali e agli xenotrapianti è un aspetto valutato.
In generale, comunque, ciò che si chiede alle imprese del settore è una maggiore aderenza ai principi che la maggior parte di esse ha indicato nei propri codici etici.
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