Economia

Sestini: “Nessuna polemica con le associazioni”

Il sottosegretario al Welfare presentando la IV conferenza sul volontariato butta acqua sul fuoco dei dissapori. E difende le scelte del programma dell'incontro di Arezzo.

di Barbara Fabiani

Sarà un’assemblea per dialogare con il volontariato e non una “parata di ministri”, come alcune associazioni si erano lamentate. Lo ha garantito la sen. Grazia Sestini presentando oggi, in compagnia del Ministro Maroni, la IV conferenza sul volontariato che si aprirà l’11 ottobre prossimo ad Arezzo. Il sottosegretario ha difeso tenacemente le scelte fatte nel programma ribadendo che la presenza massiccia di ministri e soggetti istituzionali va solo a confermare l’interesse di questo governo di colloquiare con le forze sociali, il terzo settore e il volontariato.
Difesa anche la scelta di non arrivare alla conferenza con un documento preparatorio comune : “Abbiamo preferito lasciare aperta la discussione perchè ci sia più libertà per i volontari di sentirsi partecipi della costruzione del nuovo volto del volontariato”, ha chiarito Sestini, garantendo che l’intenzione del governo è quella di non stravolgere il contenuto della legge 266/91, ma solo di aggiornarne alcuni elementi su segnalazione dell’Osservatorio del volontariato e del suo mondo nel complesso.

Presente alla conferenza parte del mondo del volontariato ma non i rappresentanti del Forum del Terzo Settore, quest’ultimo renderà pubblica nei prossimi giorni una sua nota specifica sulla Conferenza di venerdì.
“Non c’è nessuna polemica con le associazioni – ha commentato Sestini notando l’assenza del Forum, giustificata dal sottosegretario dal fatto che che “il Forum rappresenta una realtà più eterogenea del terzo settore e non soltanto il volontariato”.

“Dalla prossima conferenza sul volontariato partirà una stagione nuova dei rapporti con il Terzo settore come li interpreta questo governo – ha sottolineato il Ministro Maroni. “La presenza di più ministri dimostra la volontà di questo ministero di non considerare più il Welfare come questione separata da altre competenze e settori”.

“Noi guardiamo a una maggiore responsabilizzazione del privato sociale nella sostituzione dell’intervento diretto dello Stato”, ha spiegato il Ministro, ricordando il lavoro in corso sul Libro Bianco sul Welfare. “Una maggiore responsabilità anche nella gestione delle politiche sociali; non solo attraverso finanziamenti ma anche sostenendo il volontariato perchè si organizzi e sappia gestire i suoi interventi in modo autonomo”, ha concluso.

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