Famiglia
Sesso debole. Anche a Bruxelles
In Europa, secondo un rapporto della commissione Europea, le donne fanno più fatica degli uomini a trovare lavoro
La notizia, per noi italiani, non esiste. Ma forse dall?evoluta Europa ci aspettavamo di più. Invece anche lì, le donne sono il sesso debole. Parlando di studio e lavoro, per esempio, pur studiando mediamente di più rispetto agli uomini, le donne europee incontrano maggiori difficoltà a trovare un lavoro.
È questo uno dei dati emersi da un rapporto appena pubblicato dalla Commissione europea in collaborazione con l?Ufficio statistico comunitario, Eurostat.
Dal rapporto, ?Dati chiave sul grado di istruzione di uomini e donne nell?Unione europea?, emerge inoltre che negli ultimi venti anni il numero di persone in possesso di un titolo di studi superiori è complessivamente raddoppiato. Dalle scuole superiori dei 15 Paesi comunitari escono oggi in media 124 donne diplomate ogni 100 uomini.
Ciò non toglie però che, a parità di curriculum scolastico, le disoccupate sono sempre più numerose dei senza lavoro dell?altro sesso (il 7 per cento contro il 5 per cento nell?Unione europea).
Il rapporto evidenzia anche che, se in effetti un livello più alto di istruzione aiuta tutti nella ricerca di occupazione, è anche vero che molti giovani sono spesso impiegati in lavori per i quali sono sovraqualificati.
L?Unione guarda a Est con i programmi Lien e Phare: pubblicati gli inviti a presentare proposte.
I n attesa di sapere se il blocco ex sovietico, o parte di esso, potrà far parte dell?Unione europea, da Bruxelles continuano i programmi che guardano a Est. Rivolto alle organizzazioni non governative senza scopo di lucro che operano nel settore sociale a favore di gruppi svantaggiati della popolazione l?invito a presentare proposte per il cofinanziamento di iniziative, da realizzare nei Paesi dell?Europa centrale e orientale (Peco), negli Stati baltici, nei Nuovi Stati indipendenti (Nsi) e in Mongolia, pubblicato dalla Commissione europea nel quadro del programma Lien Phare e Tacis.
Quest?anno i progetti potranno riguardare due settori di attività: 1) assistenza alle donne svantaggiate; 2) reinserimento sociale e promozione di una assistenza sostenibile in campo sanitario e sociale per le fasce più emarginate della popolazione.
È richiesta, salvo eccezioni, la partecipazione di almeno due Ong, in rappresentanza sia dei Paesi dell?Unione sia dei Paesi terzi interessati. Le sovvenzioni comunitarie saranno comprese tra 10 mila e 200 mila Ecu (1 Ecu = 1.900 lire circa) che rappresentino non più dell?80 per cento del bilancio totale del progetto.
Il termine per la presentazione delle candidature scade il 29 maggio. I moduli di candidatura e ulteriori informazioni possono essere richiesti all?Ufficio Partenariato Liena Bruxelles (tel. 00322/237 0952, fax 2370955) oppure sul server Europa dell?Ue all?indirizzo: http://europa. eu.int/en/comm/dgla/index.htm.
Sulla stessa Gazzetta Ufficiale delle Comunità europee (C 49 del 14/2/98) è stato pubblicato anche un invito a presentare proposte nell?ambito del programma Phare (che riguarda i soli Paesi Peco) nel settore dello sviluppo locale.
In questo caso i progetti dovranno riguardare la creazione di partenariati tra Ong comunitarie e dei paesi dell?Europa centro-orientale che prevedano lo scambio di capacità, esperienze e conoscenze nei quattro settori dello sviluppo locale, dello sviluppo di attività economiche e imprenditoriali, dello sviluppo della formazione e dello sviluppo socioeconomico.
La scadenza per la presentazione delle candidature e l?indirizzo Internet per la richiesta di moduli e informazioni sono gli stessi sopra riportati. Il finanziamento comunitario va da 15 mila a 200 mila Ecu a copertura massima del 70 per cento del bilancio dei singoli progetti.
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