Non profit

SERVIZIOCIVILE, ANCORA PROTESTE

Nella vostra inchiesta avete poi evidenziato che la maggior parte dei volontari finanziati andrà a svolgere dei “lavori” nei progetti degli enti pubblici

di Redazione

Come avete giustamente sottolineato, sul settimanale e sul sito, nel recente bando dell?Unsc – Ufficio nazionale per il servizio civile spicca l?assenza totale del Gavci – Gruppo autonomo di volontariato civile in Italia: sia nella lista dei progetti e sia, di conseguenza, nell?assegnazione di volontari/e. Nella vostra inchiesta avete poi evidenziato che la maggior parte dei volontari finanziati andrà a svolgere dei ?lavori? nei progetti degli enti pubblici. La prima tentazione sarebbe di denunciare malevoli intenzioni dell?Unsc contro il Gavci. Ma ci asteniamo da ogni processo alle intenzioni. Invece non possiamo tacere sull?assurdità di una tale esclusione e sulla non equità dei criteri di assegnazione-punti ai singoli progetti. I nostri progetti sono validi e curati con solerzia dai rispettivi responsabili di sezione (Bologna, Modena e Padova). Al riguardo ci limitiamo a segnalare le loro relazioni scritte, che ne ribadiscono la validità di fondo, la soddisfazione degli utenti e degli stessi volontari/ e in servizio civile. Ricordiamo che il Gavci esiste dal 1977 e ha realizzato progetti di servizio civile per obiettori di coscienza fino al 2003, per un totale di oltre 700 giovani obiettori e dal 2003 ha avuto in servizio civile 23 volontari. Inoltre precisiamo che il servizio civile dei volontari che richiediamo ?aiuterà? molte persone in difficoltà (oltre 500 tra minori, anziani, tossicodipendenti, immigrati ecc.). Fra l?altro, abbiamo già dei giovani in formazione e che conoscono il nostro ente, pronti ad iscriversi ai nostri progetti (8 a Bologna, 6 a Padova e 4 a Modena). Abbiamo chiesto l?immediato reinserimento dei progetti Gavci fra quelli approvati con relativa assegnazione di un numero adeguato di volontari/e per ognuno di essi, come avvenuto nel precedente bando. Tutto sommato non sono molti, né i progetti né i volontari/ e, quindi, non vi sono scuse né burocratiche, né finanziarie (mancanza di soldi, ecc.). Ma non avendo ottenuto risposta dall?Unsc entro mercoledì 14 giugno, ho personalmente iniziato, in segno di protesta, un digiuno a giorni alterni, cui altri sostenitori potranno aggiungersi in varie forme, fino ad obiettivo raggiunto. Vi ringrazio per quanto farete per amplificare la mia e nostra protesta. Senza malanimo e ancora con fiducia.

Partecipa alla due giorni per i 30 anni di VITA

Cara lettrice, caro lettore: il 25 e 26 ottobre alla Fabbrica del Vapore di Milano, VITA festeggerà i suoi primi 30 anni con il titolo “E noi come vivremo?”. Un evento aperto a tutti, non per celebrare l’anniversario, ma per tracciare insieme a voi e ai tanti amici che parteciperanno nuovi futuri possibili.