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Servizio Civile Universale, approvato il decreto correttivo
Il Consiglio dei Ministri del 10 aprile 2018, ha approvato in esame definitivo, il decreto legislativo che, in attuazione della delega prevista dalla legge per la riforma del Terzo settore, introduce disposizioni integrative e correttive per rendere rendere più efficace il complesso delle norme che lo riguardano, e a migliorare la funzionalità di alcuni organismi operanti nel sistema
di Redazione
Approvato dal Consiglio dei Ministri, nella riunione di ieri 10 aprile 2018, il decreto legislativo che, in attuazione della delega prevista dalla legge n. 106/2016 per la riforma del Terzo settore, dell’impresa sociale e per la disciplina del Servizio civile universale, introduce disposizioni integrative e correttive al decreto legislativo n. 40/2017, concernente l’istituzione e la disciplina del Servizio civile universale.
L’intervento normativo mira a potenziare l’istituto del Servizio civile universale e a rendere più efficace il complesso delle norme che lo riguardano, nonché a migliorare la funzionalità di alcuni organismi operanti nel sistema.
In particolare, il provvedimento prevede specifici meccanismi di coinvolgimento delle Regioni nella fase della programmazione del Servizio civile universale mediante lo strumento dell’intesa in Conferenza permanente per i rapporti tra lo Stato, le Regioni e le Province autonome di Trento e Bolzano.
L’iniziativa legislativa interviene inoltre sulle disposizioni relative ai settori di intervento in cui si realizza il Servizio civile universale, al fine di dare evidenza ad aree – quali l’educazione e promozione paesaggistica, ambientale e del turismo sostenibile e sociale – che, in questi ultimi anni, hanno registrato uno sviluppo considerevole.
Viene modificata ed integrata la disciplina in materia di elezioni e durata dei componenti della Rappresentanza nazionale e regionale degli operatori volontari ed è aumentato di otto unità il numero dei componenti della Consulta nazionale per il Servizio civile, che viene portato a ventitré, assicurando così una più ampia partecipazione degli enti del terzo settore e dei rappresentanti delle regioni e degli enti locali.
L’intervento correttivo prevede inoltre che gli enti debbano garantire alle procedure selettive degli operatori volontari un’ampia pubblicità, con ogni modalità ritenuta idonea, e chiarisce che l’impegno settimanale di venticinque ore degli operatori volontari debba essere articolato su cinque o sei giorni, al fine di assicurare l’efficace realizzazione degli interventi.
Il testo tiene conto delle raccomandazioni formulate dalla Conferenza unificata, che ha espresso parere favorevole. In particolare viene stabilito che l’iscrizione degli enti ai previgenti albi di Servizio civile cessa di avere efficacia decorsi dodici mesi dalla data di entrata in vigore del decreto correttivo. Il provvedimento, ad ogni modo, fa salvi quei progetti presentati a seguito di avvisi pubblicati entro tale data o ancora in corso.
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