Politica
Servizio civile, scelti i 75 delegati regionali
Quasi raddoppiata, dal 7 al 12%, l'affluenza dei giovani al voto. I 75 delegati eletti, di cui 38 del Sud, voteranno il 6 e 7 giugno i due nuovi delegati nazionali
Un grosso incremento nel numero dei votanti: più 42% in un anno. Questo il dato più significativo dell’elezione dei delegati regionali in servizio civile, preludio di quella dei rappresentanti dei volontari in seno alla Consulta nazionale per il Servizio civile, che avverrà il 6 e 7 giugno a Roma.
“Un ottimo risultato, complimenti a tutti”, dice Emanuele Pizzo, uno dei due delegati nazionali uscenti. Un risultato che, in tempi difficili per il Servizio civile nazionale (riduzione dei fondi e quindi del numero di utenti, ritardo nel bando 2008, che dovrebbe uscire a giorni, malumori degli enti per i criteri di valutazione dei progetti), porta una ventata di positività.
Soddisfazione per i risultati è stata espressa anche dal Direttore generale dell’Ufficio nazionale, Diego Cipriani: “Gli sforzi compiuti dall’Unsc, dalle Regioni e dai rappresentanti dei volontari sono stati premiati. Il senso di partecipazione a questo importante momento sta crescendo, e dovrà crescere ancora di più in futuro, tra i giovani del servizio civile nazionale.”
Ecco i dati, ricavati dalle informazioni dell’Ufficio nazionale servizio civile, del voto elettronico per i delegati regionali che si è svolto dal 19 al 22 maggio.
I votanti sono stati 5.088, l’11,69% degli aventi diritto. Rispetto all’anno scorso, vi è stato un incremento sia in termini assoluti di partecipazione al voto, sia in termini percentuali: si è passati dai 3.347 votanti del 2007 agli attuali 5.088 (+1.741 votanti) e dal 7,02% di un anno fa all’11,69% del 2008 (+4,67%).
Tra i 75 delegati eletti, poco più della metà, 38, appartengono alla macroarea Sud, mentre il restante è suddiviso tra Centro e Nord in egual misura (17 eletti) e la macroarea Estero, con tre.
Anche quest’anno, la distribuzione del voto per macroaree (Nord, Centro, Sud ed Estero), in termini assoluti, ha visto la netta prevalenza dell’affluenza nel Sud che, con 3.057 voti, rappresenta circa il 60% del totale nazionale. Il resto dei voti sono stati per lo più equidistribuiti tra il Centro ed il Nord (rispettivamente 1.092 e 902 voti) e all’Estero (37 voti).
All’interno della macroarea Sud, ma anche a livello nazionale, sono state, in termini assoluti e nell’ordine, la Sicilia (1.376 votanti), la Campania (854 votanti) e la Puglia (441 votanti) le regioni che hanno apportato il numero più consistente di espressioni di voto. Nella macroarea Centro, le regioni con un maggior numero di votanti sono state il Lazio (286 votanti) e la Sardegna (213 votanti), mentre in quella Nord spiccano la Lombardia (244 votanti) ed il Veneto (177 votanti).
In termini relativi, tutte le macroaree hanno ottenuto valori intorno alla media nazionale dei votanti rispetto agli aventi diritto (11,69%), con un leggero incremento del Sud (12,53%), mentre il Centro, il Nord e l’Estero sono rimasti poco al di sotto del valore medio nazionale, rispettivamente, all’11,20%, al 10,09% e all’8,94%. A livello di singole regioni, sono da evidenziare i valori percentuali raggiunti dal Molise, dove ha votato un elettore su tre, dalla Sardegna e dalla Provincia Autonoma di Trento, con un votante ogni cinque aventi diritto.
Ora, tutti a Roma per eleggere i delegati nazionali. I 75 eletti, infatti, saranno convocati nella capitale nei giorni 6 e 7 giugno per procedere alla designazione dei due rappresentanti nazionali da proporre al Sottosegretario di Stato alla Presidenza del Consiglio dei Ministri, il senatore Carlo Giovanardi, per la nomina a componenti della Consulta nazionale.
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