Formazione

Servizio civile: ricchezza da valorizzare

15 dicembre - Giornata dell’Obiezione di Coscienza e del Servizio Civile. Caritas e Cnesc intervengono. Caritas con una ricerca, Cnesc rinnova le cariche nazionali

di Redazione

In occasione del 15 dicembre, anniversario della legge sull?obiezione di coscienza e sul Servizio civile, la Caritas Italiana diffonde i risultati di una ricerca (scaricabili in allegato al presente articolo) e propone tre impegni per non disperdere il valore educativo del Servizio civile. Era il 15 dicembre 1972 e veniva promulgata la legge n. 772 sull?obiezione di coscienza e sul Servizio civile in Italia. La Caritas Italiana, in occasione del 31esimo anniversario, rende noti i risultati di una ricerca sul ?Prodotto socio-ecclesiale del Servizio civile? per riconoscere il valore dell?esperienza realizzata in questi anni e preparare il futuro di questo ?tesoro pastorale?. Alla luce dei risultati della ricerca, in un momento di profondi e non chiari cambiamenti che investono il nuovo Servizio civile (legge 64/2001), la Caritas Italiana propone alle comunità cristiane e alla società civile tre impegni:

  • Costruire percorsi educativi di pace con i giovani Il mondo via via residuale degli obiettori di coscienza, che saranno presenti fino alla fine del 2004, non deve far morire la necessità di concorrere, anche attraverso il Servizio civile, alla difesa della Patria con mezzi e attività non militari: il Servizio civile deve rimanere un modo ? per noi il modo alternativo ? per difendere il Paese ed educare alla pace. Il Servizio civile regolato dalla legge 64/2001, che si apre alle ragazze e al mondo, può essere il nuovo luogo che raccoglie i valori e i contenuti del cammino di servizio nell?obiezione di coscienza per un nuovo percorso di educazione alla pace, condizione importante di una cittadinanza attiva. Non possiamo non pensare anche il nuovo Servizio civile come un servizio di pace e alla pace!
  • Costruire percorsi di educazione interculturale Il Servizio civile può diventare per i giovani luogo per imparare a convivere, ad accogliere l?altro, a costruire relazioni altre rispetto ai luoghi familiari o amicali. In questo senso anche l?apertura del Servizio civile agli stranieri ? possibilità ancora esclusa a livello legislativo ? può diventare, in questo nostro Paese dove l?immigrazione è ormai un fenomeno strutturale, una grossa opportunità d?incontro tra giovani di molti Paesi e di culture diverse e per superare nuove forme di conflittualità sociali emergenti.
  • Estendere l?esperienza del Servizio civile Il Servizio civile non può diventare l?esperienza di pochi, ma deve rimanere un? esperienza popolare, per tutti i giovani: perché tutti siano responsabili di tutti, perché l?architettura dello Stato non lasci a un livello residuale la dimensione del servizio, del dono e della cittadinanza attiva. Questa esperienza deve invece entrare nei percorsi scolastici, caratterizzare l?accompagnamento dei giovani, soprattutto più deboli, favorire una ?formazione politica? che non ha come obiettivo la preparazione di pochi alla gestione pubblica, ma l?attenzione di tutti a ciò che è bene comune: il rispetto dell?ambiente, la costruzione di reti di relazioni, la vicinanza alle famiglie che educano, la disponibilità nell?emergenza, il valore del dono. Cnesc: “Cittadini partecipi alla vita democratica” Nel corso dell?ultima assemblea, in coincidenza con la Giornata dell?Obiezione di Coscienza e del Servizio Civile, la Cnesc – Conferenza Nazionale Enti Servizio Civile ha rinnovato i propri organi, riconfermando Presidente Cristina Nespoli (Federsolidarietà ? CCI), Vice Presidente Fausto Casini (Anpas) Tesoriere Leonardo Malatacca (Cenasca- Cisl) e quali Membri aggiunti di presidenza Licio Palazzini (Arci Servizio Civile) Piero Rinaldi (Caritas italiana) e Rossano Salvatore (Cesc). ?Il 15 dicembre ? dichiara Cristina Nespoli – è diventato per noi un appuntamento per continuare a promuovere un?idea di servizio civile che possa avvicinare i giovani agli ideali della non violenza, facendone anche dei cittadini realmente partecipi alla vita democratica del loro Paese”. “Ed è sotto questo intento che, come ogni anno, in molte città d?Italia gli enti aderenti alla Cnesc ed altri realizzano iniziative che promuovono questi ideali, come il Convegno organizzato oggi a Perugia da Arci Servizio Civile sul tema ?Il servizio civile nazionale per la promozione della Pace” piuttosto che l?importante iniziativa che si svolgerà nei prossimi giorni a Rimini su iniziativa dell?Associazione Papa Giovanni XXIII in collaborazione con Caritas Italiana e Focsiv sul tema del ?Servizio Civile all?estero e tutela dei diritti umani?.

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