Politica

Servizio civile, Regioni-Giovanardi: rottura vicina

Domani la bozza del sottosegretario al vaglio della conferenza unificata

di Redazione

La riforma Giovanardi sul servizio civile andrà domani al vaglio della conferenza stato regioni. Il cui parere è obbligatorio, ma non vincolante. Sarà comunque un passaggio cruciale nell’iter della legge delega del governo per capire le chances di approvazione del provvedimento. Con ogni probabilità le Regioni opporranno un deciso «no» al progetto firmato dal sottosegretario alla presidenza del consiglio Carlo Giovanardi. Ecco perché.


Un parere sullo schema del provvedimento già approvato, ma solo in fase preliminare, dal consiglio dei ministri nella seduta del 3 settembre scorso, era stato formulato proprio dalla Conferenza delle regioni e delle province autonome poco meno di un mese fa. Dal punto di vista formale si trattava di un «parere favorevole condizionato» all’accogliemento di alcune proposte emendative. Fra le richieste degli enti locali, la sottolineatura della «continuità con l’esperienza fatta dagli obiettori di coscienza», l’assegnazione alle regione della funzione di «valutazione e approvazione dei progetti di servizio civile insistenti sui territori di competenza» e la possibilità di prevedere «la possibilità di progetti che in via sperimentale coinvolgano anche i cittadini di altri paesi e apolidi residenti in Italia da almeno cinque anni e in possesso di regolare titolo di soggiorno». Sulla ripartizione del fondo nazionale poi le Regioni chiedevano e chiedono di suddividere «il fondo da destinare ai compensi dei giovani in servizio civile tra regioni e province autonome di Trento e Bolzano in ragione del numero di giovani di età compresa tra i 18 e i 27 anni, residenti sui territori regionali e provinciali al 31 dicembre dell’anno precedente al piano di programmazione». Il documento infine stabilisce un contingente minimo annuale fissando l’asticella a «40mila unità».


A questo panel di richieste il governo, attraverso l’ufficio nazionale del servizio civile guidato da Leonzio Borea, in una recentissima e riservata riunione tecnica ha già risposto picche. Quasi scontato dunque che domani la Conferenza Stato-Regioni darà semaforo rosso  alla bozza Giovanardi. Cosa farà a quel punto l’esponente centrista del Popolo delle libertà? Lui giura che tirerà dritto comunque. Staremo a vedere.


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