Non profit

Servizio civile: obbligatorio o no?

Un lettore ci scrive esprimendo il suo disappunto sulla possibilità di rendere il servizio civile obbligatorio

di Riccardo Bonacina

Caro direttore, sull?ultimo numero di Vita, leggo con crescente angoscia che qualcuno pensa che «per educare bisogna rendere obbligatorio il servizio civile». A parte il fatto che la mia esperienza di servizio civile, quando era di 20 mesi e non ci si poteva imboscare, non è stata ugualmente molto istruttiva. Venni, infatti, mandato in una biblioteca a consegnare libri sulle patologie mediche… Educativo?!? Ma non è questo il punto. Quello che più mi preoccupa è che si pensi ancora che ?educazione e obbligo? possano convivere insieme. Dopo tutti i danni causati dalle ideologie (cioè, l?idea che io so meglio di te qual è il tuo bene e ti costringo con le buone o con le cattive a farlo), ancora lo stato etico? Educazione e obbligo non stanno mai insieme, è come dire «ti obbligo di volermi bene», ti «ordino di amarmi». E così un «servizio civile obbligatorio per motivi educativi», è quanto di più anti-educativo si possa immaginare. Purtroppo nella testa di tanti, che in passato furono anti americani, oggi l?educazione altro non è che l?education all?americana (te lo dice uno che ha vissuto tre anni negli States) che significa «mettiti lì che ti spiego cosa devi fare della tua vita». Anzi, oggi è la ?formazione? che ormai sta da tutte le parti: non conosco parola peggiore di ?formazione?, e il mondo oggi è questa parola. Significa innanzitutto che tanto per iniziare, non c?è inizio: «Sarai sempre un de-agonista e mai un pro-tagonista» cioè uno che inizia. Faccio anche un finale. L?iniziale era cristiana ha visto subito il buon grano soffocato dalla zizzania di quella che si chiama l?eresia educativa, e cioè che Dio intratterrebbe con gli uomini una relazione squisitamente pedagogica. All?epoca si chiamava ?docetismo? (oggi molta cooperazione sociale, ahimè, ne è inzuppata, e molti giovani, ci cascano). Dico che per decidere se fare ?obbligatoria o meno? una qualunque cosa, basterebbe che uno iniziasse a preoccuparsi di mettersi nella posizione di riceverlo il bene (noi piccoli uomini!) e che non avesse sempre la pretesa di farlo, o peggio ancora, di pensare di sapere quello che fa bene all?altro. Valerio Melandri, Bologna Carissimo professor Melandri, grazie per il tuo intervento, insieme dotto e spontaneo. Personalmente credo che la discussione sull?ipotesi di un servizio civile ?obbligatorio? non sia pellegrina perché dobbiamo pur prendere atto dei tempi, tempi in cui le tradizionali agenzie educative (famiglia, scuola, Chiesa, partiti, ecc.) vivono una tremenda crisi. Quindi, ben venga la discussione e interventi ragionati e vissuti come i tuoi. Grazie.


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