Famiglia

Servizio civile, nel 2010 appena 14mila volontari

Presentata la relazione al Parlamento

di Redazione

È stata resa pubblica questa mattina dall’Ufficio nazionale del servizio civile, la relazione annuale presentata al parlamento. Questi i dati più significativi.

Nel 2010 tra i 14.144 volontari assegnati per la prestazione del Servizio civile, 14.053 sono stati avviati al servizio in Italia. 

I dati relativi alla distribuzione territoriale dei volontari avviati al servizio in Italia nell’anno 2010 confermano una forte caratterizzazione localistica del fenomeno. Continua la preminenza delle Regioni del sud, isole comprese, (54,49%) che supera solo dello 0,35% quella del 2009.

Anche nel 2010 il numero di volontari assegnati al sud (7.658) è addirittura superiore al totale dei volontari assegnati al nord (2.892) e al centro (3.503).

Un importante decremento, rispetto al 2009, si rileva al nord con un -2,96%. Invertendo la tendenza degli ultimi anni il nord Italia con il 20,58% si pone dietro il centro (24,93%). Rispetto al 2009, il sud ha avuto un piccolo incremento percentuale dello 0,35%, mentre un significativo incremento si registra al centro con il 2,61%.

Dei 14.053 volontari avviati al servizio in Italia, più della metà, il 54,49% (7.658) ha trovato collocazione nelle Regioni del sud del Paese, isole comprese. In particolare, spettano a 2 Regioni del sud (Campania e Sicilia) i primi due posti per numero di volontari nel 2010. In questa area geografica, la prima Regione è rappresentata dalla Campania che – con 2.659 volontari pari al 18,92% del totale nazionale, con un incremento percentuale dello 0,80% rispetto al 2009 – conquista la leadership della macro-area Italia meridionale

 

 

SETTORI

Dei 14.053 volontari avviati in Italia, il 54,25% è stato inserito nei progetti collocati nell’ambito dell’Assistenza; seguono Educazione e promozione culturale con il 22,88%, Patrimonio artistico culturale con il 17,23%, Ambiente con il 3,74% e Protezione civile con l’1,90%.

Il settore dell’Assistenza è quello prevalente che assorbe più risorse (54,24%) anche se con un netto decremento (-6,80) rispetto al 2009. Detto settore ha fatto registrare perdite nel 2010 del 6,80% e nel 2009 del 2,29% quasi ad annullare l’incremento che nel 2008 era pari all’11,57%.

Segue il settore Educazione e promozione culturale con il 22,88% (con un lieve decremento dell’1,18% rispetto al 2009) e subito dopo si colloca con un considerevole incremento il settore Patrimonio artistico culturale che con il 17,23% (+9,18% rispetto l’anno 2009) è l’unico settore che chiude con il segno positivo la differenza percentuale tra il 2009 e il 2010.

Con uno stacco notevole la Protezione civile (1,90%) con lo stesso risultato circa dell’anno precedente (-0,67%) e l’Ambiente (3,74%) con un -0,52% rispetto al 2009.-

 

ABBANDONI

nel 2010 gli abbandoni hanno riguardato 1.853 giovani, pari al 13,10% degli avviati (dati rilevati fino alla fine di febbraio 2011).

Tra questi, 913 idonei selezionati ai quali è stato inviato il contratto di servizio civile, non hanno preso servizio (6,46% degli avviati). Rientrano in questa tipologia i volontari che hanno formalizzato la decisione mediante una rinuncia esplicita comunicata all’Ente di assegnazione ed i volontari che hanno espresso la rinuncia non presentandosi in servizio nel giorno stabilito.

Le altre 940 unità sono invece riferite a volontari regolarmente in servizio che interrompono lo stesso durante il suo espletamento (6,65% degli avviati).. L’area geografica con il minor tasso d’abbandono è il sud, isole comprese, con appena il 10,33%, segue il nord con il 14,87% e il centro 17,61%


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