Formazione
Servizio civile nazionale c’è l’accordo con i Comuni
Firmato tra il Sottosegretario di Stato Luigi Bobba e il presidente dell'Anci, Piero Fassino, un Protocollo d'intesa per sviluppare la collaborazione con gli enti locali.
di Redazione
Promuovere il Servizio Civile nei Comuni con particolare riferimento a: accoglienza e integrazione degli immigrati e dei rifugiati; contrasto al degrado delle periferie urbane; salvaguardia dell’ambiente e tutela del patrimonio artistico e culturale. Questo il fine del protocollo d’intesa firmato oggi, lunedì 23 maggio a Torino tra il Sottosegretario di Stato Luigi Bobba e il presidente dell’Anci Piero Fassino. La durata della collaborazione sarà di 36 mesi.
Per la sua attuazione il Dipartimento della gioventù e del servizio civile nazionale e l’Anci si impegnano a promuovere e sviluppare iniziative di supporto ai Comuni per accrescere la qualità dei progetti di Servizio Civile Nazionale. Prevista anche la costituzione di un Comitato paritetico che avrà il compito di verificare e monitorare le iniziative avviate.
Nell’esprimere la sua soddisfazione il Sottosegretario Luigi Bobba ha dichiarato: «Questa collaborazione con l’Anci rientra in una strategia complessiva che punta a sviluppare sinergie tra comuni, enti e associazioni che permette di ampliare il numero dei progetti e far sì che questi siano rispondenti alle reali esigenze del territorio e al tempo stesso offrire maggiori opportunità ai nostri giovani. In questa direzione è stato già siglato il Protocollo con il ministro Franceschini per la valorizzazione del patrimonio culturale ed il protocollo con il ministro Martina sull’agricoltura sociale; sulla stessa linea si muove il programma per la riqualificazione delle periferie urbane previsto dall’ultima legge di stabilità».
Attraverso il Protocollo con l’Anci, ha aggiunto il sottosegretario si prevede «il coinvolgimento dei giovani in settori strategici che hanno un impatto rilevante sotto il profilo della tutela e conservazione dell’immenso patrimonio del nostro Paese e dell’integrazione sociale rispetto al quale, peraltro, è stata avviata una collaborazione con la Francia che coinvolge dieci città italiane». Bobba ha concluso con l’auspicio che la firma del Protocollo «sia un primo passo verso una fattiva e duratura cooperazione tra il Dipartimento e l’Associazione Nazionale dei Comuni d’Italia che è in piena coerenza con l’obiettivo del Governo di ampliare le collaborazioni con enti pubblici e privati, al fine di coinvolgere nel servizio civile il più ampio numero possibile di giovani».
Da parte sua il presidente dell’Anci, Piero Fassino ha affermato che con il Protocollo prende il via «una collaborazione innovativa tra sistema delle Autonomie locali e Servizio civile nazionale, con l’obiettivo di promuovere progetti e interventi di qualità e accrescere il senso civico: innovativa perché basata sulle potenzialità offerte non solo dai singoli Comuni, ma anche dalla promozione degli interventi presso le reti di Comuni (Sprar, Sprecozero, Aree protette, ecc..); di qualità perché saranno progetti orientati da specifici Documenti di progetto tematici (Dpt) sui temi individuati e con la possibilità di promuovere anche all’estero l’esperienza dei nostri giovani nel servizio civile, sia in ambito europeo che internazionale, nelle esperienze dei Comuni sulla cooperazione decentrata e il partenariato territoriale».
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