Formazione

Servizio civile, la Regione in campo per la formazione

Affidata all'Asap la preparazione dei formatori degli enti

di Daniele Biella

Una scelta rivoluzionaria per il servizio civile. È quella della Regione Lazio che, per la prima volta in Italia, affida al suo organismo di formazione, l’Asap – Agenzia per lo sviluppo delle amministrazioni pubbliche, la preparazione dei formatori degli enti accreditati a livello regionale. «Una scelta maturata dal fatto che per noi il servizio civile è una priorità, nell’ottica di favorire la partecipazione civica dei giovani», spiega Luigina Di Liegro, dal 2006 presidente dall’Asap. «Il nostro è un ente, che opera per una reale sussidiarietà tra istituzioni e cittadini, il più orizzontale possibile». Durante il 2008, con un investimento di 150mila euro iniziali e l’impiego a tempo pieno di due dei suoi 13 formatori, l’Agenzia ha portato a termine il suo primo obiettivo concreto: «Ovvero la conoscenza reciproca tra noi e l’universo del servizio civile, avvenuta tramite un’analisi dei fabbisogni formativi dei 244 enti accreditati, il 49% dei quali appartenenti al terzo settore», prosegue Di Liegro.
I risultati dell’indagine sono stati pubblicati all’interno di un vero e proprio “kit servizio civile”, che comprende, inoltre, un vademecum per i volontari e una guida per operatori locali di progetto, «utili alle attività degli enti stessi e, eventualmente, a quelli di altre parti d’Italia».
Quali gli alti e bassi riscontrati dall’indagine? «Tra gli aspetti positivi, la qualità della preparazione, visto che l’80% dei formatori degli enti ha un titolo di laurea. E la gratuità: è volontario il 30% degli operatori degli enti privati e il 7% di quelli pubblici», sottolinea la presidente dell’Asap. «Un’importante criticità, invece, è la residua scarsità di informazione giovanile sul servizio civile: molti ragazzi non ne sanno ancora l’esistenza». E aggiunge: «Questa è un’autocritica, nel senso che le istituzioni ne sono le prime responsabili: il kit, in questo senso, si può considerare una prima risposta per migliorare le cose».
Il primo anno di attività dell’Asap legato al servizio civile ha poi riguardato direttamente la “formazione dei formatori”. Su due livelli: «In primo luogo, in 11 occasioni sono stati organizzati momenti formativi alla presenza di almeno 220 persone tra gli operatori locali di progetto (Olp) e i progettisti degli enti dell’albo regionale», aggiunge Di Liegro, «poi si è utilizzato l’e-learning, la formazione a distanza, attraverso un corso online di autoformazione che è disponibile sul sito dell’Agenzia». In tempi di tagli, l’impegno della Regione Lazio (tramite l’Asap) nel sostegno diretto al servizio civile è a dir poco un toccasana. «E siamo solo agli inizi», interviene la presidente dell’agenzia, «noi vogliamo essere un valore aggiunto, sempre a disposizione degli enti nella consulenza, nel monitoraggio delle attività, nella valorizzazione delle buone prassi». «Ma attenzione», avverte, «non siamo un ente di accreditamento, questo dev’essere chiaro». Ancora, l’Asap è pronta a mettere l’esperienza maturata finora al servizio di altre istituzioni: «Con quelle altre Regioni che volessero seguire un percorso simile al nostro siamo ben contenti di scambiare informazioni», conclude Di Liegro, «l’obiettivo comune è far crescere in modo sempre maggiore l’impatto positivo del servizio civile sulla società».

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