Volontariato

Servizio civile, la rabbia della Sardegna

Riceviamo e pubblichiamo il comunicato del Csv Sardegna Solidale

di Redazione

Il Ministero per la solidarietà sociale ha pubblicato, nella Gazzetta Ufficiale del 23 maggio 2006, il bando per la selezione di volontari da impiegare in progetti di servizio civile in Italia e all’Estero. Si tratta di 45.147 giovani che potranno accedere a questa esperienza. In Sardegna verranno impiegati solo 514 volontari (poco più dell’1% del totale) di età compresa tra i 18 ed i 28 anni, in 128 progetti dei quali solo 2 proposti da Enti residenti in Sardegna. Gli altri sono “emanazioni” di organizzazioni e progetti nazionali. Tra i progetti non finanziati risulta il progetto “Giovani per il volontariato ? anno terzo” promosso dal CSV Sardegna Solidale in partenariato con 63 associazioni di volontariato della Sardegna. Il Comitato Direttivo del CSV Sardegna Solidale ha dato mandato all’Ufficio Legale di richiedere l’accesso agli atti amministrativi in possesso dell’UNSC e di avviare un’azione giudiziaria nella sede competente (TAR del Lazio). Le organizzazioni di volontariato coinvolte si incontreranno martedì 6 giugno, alle ore 16, presso il Chiostro del Convento di San Mauro nella via San Giovanni a Cagliari, per dar vita a una manifestazione di sensibilizzazione e di protesta. A questa iniziativa sono invitati Responsabili Istituzionali, Consiglieri Regionali, Deputati e Senatori sardi. Il progetto prevede l’attuazione in 96 sedi in Sardegna (tutte sedi di associazioni di volontariato, che ricomprendono l’intero territorio regionale) e l’impiego di 179 giovani! Ebbene a tale progetto sono stati attribuiti dall’UNSC appena 41 punti determinandone il non-finanziamento! E questo non si spiega? Infatti tutte le valutazioni cui il progetto è stato sottoposto hanno attribuito un punteggio oscillante tra i 54 e i 66 punti che avrebbe permesso l’accesso al finanziamento e, soprattutto, incrementato di ben 179 unità il numero delle opportunità offerte ai giovani sardi nel loro territorio. Dunque, non si capisce con quali criteri il medesimo sia stato valutato. L’esclusione del Progetto dal finanziamento diventa ancora più grave se si considerano i seguenti elementi: – si tratta di un progetto di rete tra associazioni, per lo più piccole , praticamente impossibilitate ad accedere da sole al servizio civile (63 associazioni coinvolte attivamente nel progetto oltre alle 34 associazioni già coinvolte in quanto sedi di Sa.Sol. Point); – si tratta di un progetto promosso da un Ente che risulta essere l’ unico Ente che ha richiesto l’accreditamento in prima classe in Sardegna, arrivando a ben 172 sedi di attuazione; – si tratta di un progetto che nelle precedenti annualità ha offerto questa opportunità a ben 209 giovani, investendo risorse umane, strumentali ed economiche per la buona riuscita dell’esperienza; – si tratta di un progetto che ha dato ottimi risultati sul piano personale, associativo e sociale. A tal proposito basterà citare il fatto che i giovani in servizio civile fino al 31 gennaio u.s. sono stati i protagonisti del Monitoraggio dei Servizi e delle Risorse nei 377 Comuni della Sardegna, effettuato proprio da loro. Monitoraggio oggi oggetto di una preziosa pubblicazione, presentato al pubblico insieme agli esponenti delle Istituzioni sarde e della politica regionale e messo a disposizione della Regione, delle Province, degli Enti Locali e degli organismi del Terzo Settore come strumento indispensabile per avviare concretamente la programmazione sociale nei vari territori. Un lavoro egregio ed unico! E’ opportuno, inoltre, ricordare che l’Ufficio Nazionale del Servizio Civile, nel mese di marzo, ha chiesto a questo Ente di farsi carico dei giovani in servizio civile operanti a Tempio Pausania in un progetto chiuso per gravi irregolarità da parte dell’Ente titolare. Invito da noi subito accolto offrendo ai quei giovani la possibilità di chiudere positivamente un’esperienza ormai compromessa. Ebbene oggi i progetti di quell’Ente (autore di gravi irregolarità che hanno determinato la chiusura del progetto) risultano finanziati ed il nostro progetto unitario risulta non finanziato! Il Comitato Direttivo del CSV Sardegna Solidale


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