Volontariato
Servizio civile, la foto della discordia
La marcia militare dei volontari per il 2 giugno
Una foto da non pubblicare. Forse neanche da scattare. Sulla pagina ufficiale di facebook dell’Unsc, Ufficio nazionale servizio civile, campeggiano ora tre foto delle prove per la parata del prossimo 2 giugno a Roma. L’ultima, soprattutto, è inequivocabile: giovani in abiti civili disposti a file che marciano a passo militare, scortati da militari veri e propri. Non solo: si tratta di 41 ragazze e ragazzi che stanno svolgendo l’anno di servizio civile volontario, ovvero la forma più alta di pratica alternativa di difesa della patria, non armata e nonviolenta.
Pochi minuti poco la pubblicazione, si scatena il putiferio: volontari che protestano sui social network, addirittura una presa di posizione politica, quella di Cecilia Carmassi, responsabile Terzo settore del Pd, che definisce “vergognoso vedere sfilare civili a passo militare”. Ancora, Massimo Paolicelli, presidente dell’Aon, Associazione obiettori nonviolenti: “Il Ministro Riccardi deve spiegare perché i giovani volontari del Servizio Civile Nazionale che parteciperanno alla parata militare del 2 giugno sono preparati a marciare da dei militari, Fania Alemanno, 27 anni, una dei tre rappresentanti nazionali dei volontari in servizio civile, è allibita: “Non ho parole. L’Unsc ci aveva assicurato che quest’anno i giovani in servizio non avrebbero marciato, ma solo camminato all’interno della parata, a testimonianza della lo missione come corpo civile di pace. E ora arriva questa foto”. La linea dei rappresentanti è ferma: “richiederemo subito spiegazioni: non vogliamo che partecipino a marce paramilitari, il servizio civile non è quello, ha una storia ben diversa che parla da sé”.
Vita.it, per fare chiarezza sulla questione (mentre su facebook inizia a montare un’aspra polemica), ha chiesto lumi proprio al direttore dell’Unsc, Federico Fauttilli: “Quelle foto non significano niente, non serviva metterle. Assicuro che però non rappresentano quello che andranno a fare: i volontari non marceranno il 2 giugno, piuttosto cammineranno in modo coordinato”, risponde netto. Foto sbagliata nel momento sbagliato? “Sì, è così. E non so neanche chi le ha messe, sono state scattate da un ragazzo presente al momento, probabilmente il nostro ufficio comunicazione le ha pubblicate su richiesta di qualche volontario”. Carta canta, comunque: cosa ci fanno quei ragazzi in marcia con passo alternato e mani alzate? “Suppongo sia parte dell’addestramento messo in atto dal ministero della Difesa, che organizza l’evento. Ma ribadisco nel modo più assoluto che nessun giovane in servizio civile marcerà quel giorno”.
I 41 volontari che parteciperanno alla parata provengono da Roma e hinterland e la loro partecipazione è stata chiesta dall’Unsc a vari enti nazionali. “Dispiace per queste immagini, probabilmente dovrò fare un comunicato ufficiale in tal senso nelle prossime ore”, continua Fauttilli, “comunque foto a parte, è da giorni che da più parti è stata sollevata la questione se realizzare o meno la sfilata del 2 giugno (che quest’anno sarà senza mezzi militari per tagliare i costi, ndr), dato il risparmio che se ne potrebbe avere ”. risparmio che potrebbe tradursi in nuovi fondi per il servizio civile nazionale, il cui futuro è in grave rischio. “La parata del 2 giugno probabilmente costerà intorno ai 4 milioni di euro, equivalenti all’invio per un anno in servizio civile di quasi 700 giovani: la modalità migliore per fare crescere tra le nuove generazioni il senso di appartenenza a questa Repubblica”.
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