Leggi
Servizio civile, in arrivo un albo e nuove regole
Il servizio civile volontario è pronto a passare da una fase di sperimentazione alla piena operatività.
E’ stata elaborata con l?obiettivo di razionalizzare un intero sistema: di fatto, la circolare appena emanata dall?Ufficio nazionale per il servizio civile (n. 31550 del 29 novembre 2002), costituisce un passaggio fondamentale per traghettare il servizio civile volontario da una fase di sperimentazione alla piena operatività. «è un buon provvedimento, che dimostra la sensibilità dell?Ufficio nazionale alle sollecitazioni che provengono dalla realtà», commenta Cristina Nespoli, presidente del Coordinamento nazionale degli enti per il servizio civile.
La circolare ?Enti e progetti del servizio civile nazionale. Procedure di selezione dei volontari? si muove sostanzialmente in tre direzioni: definire le caratteristiche degli enti e i meccanismi di accesso all?albo provvisorio; specificare le modalità di presentazione e i contenuti dei progetti elaborati dagli enti; gestire le procedure per la selezione dei volontari.
Il provvedimento giunge in una fase di sperimentazione e crescita per il settore. La ?risposta? al bando scaduto l?11 novembre scorso appare molto buona: secondo le previsioni dell?Unsc, per gli 8.147 posti a disposizione la copertura sarà del 75 per cento (con un aumento del 25% rispetto ai bandi precedenti). Un esercito tinto di rosa, dal momento che per i prossimi due anni l?avviamento al servizio volontario è quasi esclusivamente riservato alle ragazze (più i ragazzi riformati per inabilità alla leva con meno di 26 anni).
Tra le principali novità inserite nel corposo provvedimento, suddiviso in tre Capi e corredato di allegati, c?è la fissazione al 31 gennaio 2003 del primo termine di scadenza per la presentazione dei progetti da parte degli enti pubblici e privati, in vista del bando che uscirà il primo aprile 2003.
All?interno di questa ?tabella di marcia? s?inserisce anche la costituzione dell?albo provvisorio degli enti. Questo, come ha recentemente dichiarato il nuovo direttore Unsc, Massimo Palombi, «permetterà di avere un monitoraggio e un coordinamento costante delle iniziative promosse, ma anche di verificare se gli enti che presentano i progetti hanno i requisiti richiesti». A decorrere dal primo gennaio 2004, infatti, potranno presentare progetti di servizio civile solo gli enti accreditati e iscritti. Secondo la circolare, costituiscono requisiti per l?accreditamento (oltre a quanto previsto nell?art. 3 della l. 64/2001) l?avere una «struttura organizzativa in grado di progettare, realizzare e monitorare i progetti di servizio civile; adeguato personale per la gestione dei percorsi formativi e il tutoraggio dei volontari; sistemi di certificazione delle competenze acquisite dai volontari».
Per quanto riguarda i progetti e le competenze ?lavorative? dei volontari, la circolare fissa i settori di intervento (assistenza; ambiente e protezione civile; cultura ed educazione) e l?orario di lavoro, che dovrà essere non inferiore alle 25 ore settimanali, con un monte ore annuo di almeno 1.200 ore. Novità e maggiori garanzie di sicurezza anche per i giovani impegnati all?estero: il provvedimento impone un?accurata pianificazione di tutte le modalità del servizio (compresa un?eventuale copertura assicurativa aggiuntiva rispetto a quella stipulata dall?Unsc e le modalità di assistenza sanitaria e di comunicazione con le autorità consolari o diplomatiche italiane).
La selezione e l?ammissione al servizio viene curata dagli enti, sulla base dei titoli presentati e di un colloquio. In seguito alla valutazione dei candidati vengono compilate delle graduatorie, in ordine decrescente di punteggio, legate a ciascun progetto. I requisiti generali di ammissione dei ragazzi sono quelli ormai noti: avere un?età tra i 18 e i 26 anni; essere cittadini italiani; godere dei diritti civili e politici; non avere subito condanne penali; essere fisicamente idonei rispetto al settore d?impiego cui intendono concorrere.
Testi e informazioni su:
www.serviziocivile.it
17 centesimi al giorno sono troppi?
Poco più di un euro a settimana, un caffè al bar o forse meno. 60 euro l’anno per tutti i contenuti di VITA, gli articoli online senza pubblicità, i magazine, le newsletter, i podcast, le infografiche e i libri digitali. Ma soprattutto per aiutarci a raccontare il sociale con sempre maggiore forza e incisività.