Giovani

Servizio civile: il Governo mette sul piatto 220 milioni (gli enti ne avevano chiesti 280)

Con queste risorse il prossimo bando nazionale potrebbe coinvolgere fra i 50mila e i 55mila giovani a fronte degli oltre 60mila richiesti dalle associazioni

di Redazione

Con le risorse attualmente stanziate, saranno 20mila i giovani che potranno intraprendere questa esperienza nel 2024, appena 35mila per il 2025 e 2026. Per questo, chiediamo almeno 280 milioni per il 2024 (in più rispetto ai 143 milioni già stanziati, ndr.) e risorse per gli anni successivi che garantiscano annualmente l’avvio al servizio di almeno 60mila giovani in Italia e 1.500 all’estero». Questa la richiesta della campagna “Quanto vale il futuro? Più Servizio Civile per investire nei giovani e nel bene comune!”, lanciata a settembre dalla Conferenza Nazionale Enti per il Servizio Civile–Cnesc, dal Coordinamento spontaneo Enti e Volontari di servizio civile del Veneto-Csev, da CSVnet, dal Forum Nazionale del Servizio civile e Rappresentanza nazionale degli operatori volontari per chiedere continuità nella stabilizzazione del servizio civile universale.

È arrivata in queste ore la risposta del ministro Andrea Abodi, che ha la delega al Servizio Civile Universale: un passo in avanti, ma non pienamente soddisfacente. «Nel corso del Consiglio dei ministri di ieri sera, il Governo ha deciso di potenziare il Servizio Civile Universale con un significativo incremento di risorse finanziarie che contribuiranno a dare stabilità nel tempo a questa straordinaria esperienza. A questo proposito, ringrazio particolarmente il presidente Giorgia Meloni e il ministro Giancarlo Giorgetti che hanno creduto e credono fortemente in uno strumento di cittadinanza attiva e coesione sociale, che arricchisce e potenzia le competenze dei giovani.
Già a partire da quest’anno è stato previsto uno stanziamento di ulteriori 220 milioni di euro, che rappresenta un sostegno fondamentale per ampliare le opportunità di partecipazione dei giovani e consentire di superare i 52.236 posti messi a bando nel 2023. Questi fondi rappresentano un investimento del Governo in continuità con le risorse del Pnrr (650 milioni nel triennio 2021-23). Il finanziamento si articolerà con ulteriori 100 milioni di euro nel 2025 e nel 2026, destinati a garantire continuità e stabilità e ulteriori 200 milioni di euro nel 2027 per assicurare una crescita sostenibile per rafforzare ulteriormente il Servizio Civile Universale, incoraggiando, così, l’adesione di un numero sempre maggiore di giovani. Inoltre, nel Piano Strutturale di Bilancio di medio termine 2025-2029, viene riconosciuto il ruolo del SCU nel colmare, tra l’altro, progressivamente, il disallineamento delle competenze tra le nuove generazioni e il mercato del lavoro», ha dichiarato il ministro per lo Sport e i Giovani.

Il Governo per quest’anno prevederà quindi uno stanziamento aggiuntivo di 60 milioni di euro inferiore al minimo richiesto dagli enti di servizio civile: 220 milioni contro 280. Con i fondi disponibili il prossimo bando nazionale potrebbe essere confermata intorno ai 50/55mila giovani.

Foto La Presse: Andrea Abodi

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