Volontariato

Servizio civile, il debutto nella vita sociale

Ieri il IX Rapporto Cnesc, oggi la giornata di Federsolidarietà-Confcooperative. In attesa della giornata nazionale del 15. Mazzocco: «Valorizziamo le esperienze passate per investire sul futuro»

di Silvano Rubino

Il servizio civile si tinge sempre più d?azzurro. Mentre nel bando di maggio 2005 i maschi rappresentavano un volontario su quattro (esattamente il 26,5%), nel settembre 2006 sono stati il 33,9%. È uno dei dati che emergono dal IX Rapporto della Cnesc – Conferenza nazionale enti di servizio civile, presentata ieri a Roma, ricca di dati e numeri sul fenomeno, con un focus particolare sul tema degli abbandoni (solo abbonati).

Giornata dedicata al servizio civile anche per Federsolidarietà-Confcooperative, che a Roma ha organizzato oggi alla Sala caprinica ?Generazione di cittadini – Volti e progetti del Servizio Civile in Federsolidarietà – Confcooperative?.
«Con questa giornata dedicata al Servizio Civile», ha detto in apertura di lavori Vilma Mazzocco, presidente di Federsolidarietà-Confcooperative, «che Federsolidarietà ? Confcooperative sottolinea l?importanza e l?investimento che da sempre dedica ai giovani: ieri con l?obiezione di coscienza, oggi con il Servizio Civile. Non è un caso che Confcooperative abbia costituito un?Agenzia per il Servizio Civile che ha l?obiettivo di rafforzare il valore dell?apporto dei giovani nel mondo della cooperazione. Valorizziamo le esperienze passate per investire sul futuro».

«Il Servizio Civile ? dice Mazzocco ? svolge un?importante funzione nell?educazione alla cittadinanza per le nuove generazioni che, attraverso l?esperienza cooperativa, trovano risposte concrete all?esigenza di realizzarsi e di perseguire l’interesse generale della comunità mossi dai valori della promozione umana e dell’integrazione sociale dei cittadini. Le cooperative ».

Federsolidarietà-Confcooperative cura i progetti di servizio civile dal 1991, nell?ultimo bando dell?UNSC ne ha presentati 235, per 2 mila e 389 posti, di questi, il 75% nel settore dell?assistenza e il 22% in quello dell?educazione. Attualmente sono oltre 1400 i giovani in servizio nelle realtà di Federsolidarietà.

«Quella del Servizio civile ? ha sottolineato Davide Drei, vicepresidente di Federsolidarietà ? Confcooperative ? ha rappresentato per molti ragazzi una sorta di debutto nella vita sociale. Non possiamo però non lanciare segnali di forte preoccupazione quando guardiamo al futuro del servizio civile nazionale».

Tre, in particolare, i campanelli di allarme agitati: il primo è quello relativo all?eccessiva burocratizzazione che irrigidisce le esperienze piuttosto che esaltarne l?originalità e la creatività; la seconda nota dolente riguarda le risorse messe a rischio, ogni anno, nelle manovre di legge Finanziaria. Per finire, preoccupa, la crescita della platea di amministrazioni e aziende pubbliche tra gli enti che beneficiano del Servizio civile. «Il servizio civile ? dice Drei ? non può essere trattato alla stregua di ammortizzatore sociale, come una forma di paralavoro, nelle zone del Paese dove c?è fame di lavoro. Bisogna sapere interpretare un servizio civile nuovo. Le cooperative devono, come sempre, avere la tensione al cambiamento, al rinnovo delle motivazioni e delle strutture, a rispondere alle domande poste dai giovani. Questo percorso, però ? conclude Drei ? non lo dovremo fare solo noi».

Scarica la sintesi del IX Rapporto Cnesc sul servizio civile


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