Famiglia

Servizio civile: il bilancio delle ragazze dell’Arci

Il 30% delle volontarie vede nel servizio civile nazionale un «percorso di crescita personale»

di Gabriella Meroni

”Condivisione di responsabilita’ e gioie”, ”momento di partecipazione attiva alla societa”’, ”inizio di un percorso formativo”: sono alcune delle definizioni che le prime volontarie coinvolte negli otto progetti lanciati da Arci servizio civile per l’anno trascorso hanno attribuito al servizio civile nazionale. Il bilancio della loro esperienza e’ stato presentato oggi, in una conferenza stampa, dal Presidente di Arci Servizio civile Licio Palazzini. Un sondaggio tra le ragazze conferma i dati emersi dalla prima indagine Swg commissionata dall’Arci e cioe’ che il 30% delle volontarie vede nel servizio civile nazionale un percorso di crescita personale, il 22% un arricchimento del percorso formativo, il 10% lo recepisce come un’esperienza che porta nel mondo del lavoro. ”Senza dubbio – ha osservato Palazzini – il servizio civile si fissa nella memoria delle volontarie come un periodo dedicato alla collettivita’, un modo per servire la Patria senza armi e un periodo di formazione che puo’ risultare determinante per tutta la propria vita, confermando cosi’ le parole del Presidente della repubblica. Teniamo pero’ conto – ha aggiunto – che non e’ un patrimonio acquisito per sempre, ma al contrario richiede da parte dell’Ufficio nazionale e degli enti uno sforzo continuo di trasparenza, formazione, qualita”’. I progetti nei quali sono state coinvolte le volontarie hanno riguardato educazione all’ambiente, salvaguardia dei beni culturali, educazione ai minori, salute, assistenza e reinserimento sociale. Attualmente il servizio civile si rivolge solo alle ragazze e ai giovani che non hanno obblighi di leva , di eta’ compresa tra i 18 e i 26 anni. Ognuno di loro nel periodo del servizio percepisce un assegno mensile di circa 430 euro. ”L’obiettivo per il 2003 e’ quello di reclutare 15 mila volontari” ha ribadito il direttore dell’Unsc (Ufficio nazionale per il servizio civile), Massimo Palombi, ricordando che e’ in corso una campagna di sensibilizzazione rivolta agli studenti delle scuole superiori. ”Attualmente – ha spiegato -la fascia di eta’ maggiormente rappresentata e’ piu’ vicina ai 26 che ai 18 anni e percio’ abbiamo deciso di promuovere una campagna mirata per aggregare anche i piu’ giovani”.


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