Volontariato

Servizio civile. I numeri dell’Arci. E ora 600 milioni cercasi

I sondaggi dicono che i giovani hanno una grande attesa. E se le proiezioni sono giuste, dal 2005 lo Stato...

di Stefano Arduini

Se le attese del ministro Giovanardi diverranno realtà, nel 2005, con la fine della leva obbligatoria, 60mila giovani prenderanno parte a progetti di servizio civile. Tradotto in soldoni significa una spesa di almeno 600 milioni di euro secondo la stima di Licio Palazzini, presidente della Consulta nazionale del servizio civile e di Arci servizio civile. “Se invece queste proiezioni fossero ridimensionate, diciamo 30/40mila volontari”, aggiunge, “l?esborso per lo Stato non sarebbe inferiore a 350milioni di euro”. Da quale serbatoio attingere? “Me lo chiedo anch?io”, continua Palazzini, “aspettiamo che il governo ci lanci un segnale, anche perché dal 2005 le Regioni dovranno farsi carico di parte delle spese e ho il sospetto che il servizio civile possa essere vittima della mannaia dei tagli ai trasferimenti agli enti locali”. Se così fosse, è possibile che le Regioni si rivolgano proprio all?Ufficio nazionale per reperire le risorse? “In questo caso il corto circuito sarebbe assicurato”, conclude Palazzini, “visto che proprio l?Unsc non perde occasione per denunciare il pericolo di bancarotta”. Nell?attesa, gli enti hanno di che rallegrarsi. Un?indagine su 400 giovani dai 15 ai 28 anni, elaborata da Swg, commissionata proprio da Arci servizio civile e presentata all?incontro nazionale degli obiettori e dei volontari che l?associazione ha celebrato a Perugia il 15 dicembre scorso, testimonia che 6 ragazzi su 10 considerano il servizio civile come il luogo più adatto per praticare il pacifismo. Percentuale che sale al 90% se la domanda è posta a chi ha già avuto un?esperienza di volontariato. “Risultati che sono una sfida per gli enti”, commenta Palazzini, reduce anche dal convegno internazionale organizzato dalla comunità Papa Giovanni XXIII (titolo: Servire la pace, difendere i diritti umani), “per sviluppare le potenzialità dei giovani. E in questo senso un contributo importante arriva dalla Carta etica presentata dall?Unsc, che dovrà diventare uno strumento di verifica del percorso di apprendimento dei volontari”. Infine Palazzini ha voluto ricordare il successo del bando straordinario per l?estero (“su 77 posti disponibili in 9 progetti, ne abbiamo coperti 68”) e la nascita di un tavolo di coordinamento fra Arci, Cnesc, Tavolo per la pace, i Caschi bianchi della Papa Giovanni XXIII e i Beati costruttori di pace. Lo scopo? “Proporre progetti che saldino la solidarietà internazionale ai comportamenti di pace quotidiani. Con esperienze miste: un periodo all?estero e uno in Italia”.


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