Cultura

SERVIZIO CIVILE. Gli enti del Piemonte:sistema vicino al fallimento

Il Tavolo enti servizio civile del Piemonte lancia l'allarme per la situazione che si è venuta a creare nel Servizio Civile Nazionale

di Redazione

Gli enti facenti parte del Tavolo Enti Servizio Civile della RegionePiemonte (ACLI, AISM, ANPAS, ARCI SERVIZIO CIVILE, ASSOCIAZIONE PAPAGIOVANNI XXIII, CARITAS DIOCESIANA TORINO, CENTRO STUDI SERENO REGIS, CO.CO.PA., COMMISSIONE SINODALE PER LA DIACONIA VALDESE, CONSORZIO MONVISO SOLIDALE, FEDERAZIONE SCS/CNOS, GIOC, LEGACOOP, PROVINCIA DI CUNEO) esprimono profonda preoccupazione per la situazione creatasi nel Servizio Civile Nazionale. Legge di riforma – Da diversi mesi si è avviato il processo di riforma della Legge 64/2001 che prevedeva per il febbraio 2009 l’uscita del nuovo testo. Ad oggi però questo aspetto risulta ancora sospeso.Auspichiamo una pronta approvazione del testo che, a nostro avviso, dovrebbe ribadire gli elementi caratterizzanti l’istituto servizio civile, quali la difesa della Patria con mezzi non armati e nonviolenti, il coinvolgimento e la partecipazione delle giovani generazioni alla vita della collettività e delle istituzioni a livello locale, nazionale, europeo ed internazionale.Fondo nazionale per il servizio civile – Assistiamo negli ultimi anni ad una costante diminuzione del Fondo destinato al servizio civile, che, stando al documento di programmazione economica, subirà un ulteriore taglio nel 2010. Ciò sta portando di fatto ad un indebolimento del serviziocivile, facendone un’esperienza residuale e per pochi, contrariamente al significato che ha per la società civile. In questi anni tale situazione ha spesso vanificato gli investimenti fatti dagli enti in termini organizzativi, di programmazione e di progettazione.Chiediamo un adeguamento del fondo in linea con: le capacità progettuali che gli enti di servizio civile hanno dimostrato di avere in questi anni,l’adesione dei giovani a questa esperienza. Rapporto Stato-Regioni – Il decreto legislativo 77/2002 ha introdotto nel sistema servizio civile le Regioni conferendo loro dei compiti, con spirito volto alla ricerca di collaborazione e di completamento all’attività fatta dall’Ufficio Nazionale, purtroppo oggi assistiamo a un conflitto tra le parti che appesantisce e rallenta lo sviluppo. Bando – Il bando per la partecipazione dei giovani al servizio civile nazionale è stato pubblicato solo il 26 giugno, ancor più tardi rispetto agli anni precedenti, e si chiuderà il 27 luglio, con successive selezioni in un periodo dell’anno storicamente poco propizio per reperire candidati/e. Questo potrà avere come conseguenza una difficile adesione da parte dei giovani, contribuendo all’ulteriore indebolimento del sistema. Auspichiamo per il futuro la pubblicazione dei bandi in periodipiùfavorevoli. Circolare accreditamento – Le richieste presenti nella nuova circolare accreditamento impongono un impegno di risorse e personale notevole, difficilmente conciliabili con la finestra temporale lasciata per l’adeguamento. Si rammenta, a titolo di esempio, che molti Enti di servizio civile sono enti Locali coinvolti nelle recenti elezioni ed appena entrati a regime amministrativamente.Presentazione nuovi progetti – Ad oggi non si conoscono tempi e modi di presentazione dei nuovi progetti di servizio civile.Chiediamo al più presto chiarimenti in merito, per una efficiente e corretta programmazione dei lavori degli enti di servizio civile. Infine auspichiamo una maggiore collaborazione fra Istituzioni ed Enti di servizio civile, nella ricerca di uno sviluppo condiviso della materia servizio civile. Siamo convinti che l’esperienza quotidiana delle centinaia di persone che lavorano al servizio civile rappresenti un enorme valore in termini di conoscenza, utile alla crescita logica e razionale dell’istituto.

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